MACHEL, Samora Moise
Uomo politico del Mozambico, nato nel villaggio di Chilembene nella provincia meridionale di Gaza il 29 settembre 1933, morto il 19 ottobre 1986 in un incidente aereo, in territorio sudafricano. Iniziò l'attività di infermiere e prestò la sua opera nell'ospedale dell'allora Lourenço Marques (odierna Maputo). Dopo l'inizio della lotta armata contro il colonialismo portoghese aderì al FRELIMO (Frente de Libertação de Moçambique), fu addestrato alla guerriglia in Algeria e nel 1968 divenne il massimo esponente militare del movimento. Nel 1969, alla morte di E. Mondlane, M. entrò a far parte di un ufficio di presidenza con U. Simango e M. Dos Santos. Nel maggio 1970 il Comitato centrale del FRELIMO elesse M. alla presidenza risolvendo a favore dell'ala radicale lo scontro allora in atto all'interno del movimento ed espellendo Simango. Affiancato da un gruppo dirigente omogeneo, M. condusse al successo il FRELIMO, e il Mozambico nel 1975 conquistò l'indipendenza. M. cumulò le cariche di capo dello Stato e del partito, dando un'impronta personale e carismatica alla guida del Mozambico indipendente.
I risultati della rivoluzione mozambicana, ispirata al marxismo e al socialismo, non furono pari alle attese e M. si convinse della necessità d'introdurre dei correttivi. Nel 1984 accettò di firmare con P. W. Botha un accordo di buon vicinato fra Mozambico e Sudafrica. Morì in un incidente aereo mentre tornava a Maputo. Le autorità mozambicane, benché l'inchiesta ufficiale abbia accertato piuttosto un errore del pilota, hanno spesso lasciato intendere di sospettare un complotto ordito dal Sudafrica o da altri nemici del Mozambico.
Bibl.: S. Machel, A nossa luta, Maputo 1975; Samora. Why he died, ivi 1986; Non si domanda a uno schiavo se vuole essere libero. Discorsi di S. Machel, Roma 1987.