SAMPEYRE (A. T., 24-25-26)
Centro della provincia di Cuneo (Piemonte), a m. 980 s. m., sorge sul fondovalle terrazzato (sponda sinistra) della Varaita, primo afluente di destra del Po, risultando dalla fusione di due borgate (Sampeyre Piazza e Sampeyre Gagliardi), inframezzate dall'ampio piazzale, sul quale si affaccia la chiesa e dove si tengono affollate fiere e mercati. Dalla tipica struttura allungata, con 555 abitanti nel 1931, Sampeyre è allacciata mediante comoda strada di fondovalle con Pontechianale e Bellino da una parte e con Costigliole dall'altra, allo sbocco della Varaita in pianura ed è servita da una linea automobilistica che da Costigliole (ferrovia e tramvia per Saluzzo e per Cuneo) porta a Casteldelfino e nei bacini sorgentiferi. Il comune copre una superficie di 98,91 chilometri quadrati e occupa la sezione centrale della vallata, tanto sul fianco a solatio quanto su quello in ombra, raggiungendo, nella parte di NO., la cospicua altezza di m. 3015: ha caratteristiche agrarie, pastorali, forestali salienti, benché si noti un impoverimento economico graduale. La popolazione complessiva del comune risultò nel 1931 di 3858 individui, mentre era di 5762 nel 1881 (fortissima emigrazione stagionale e permanente verso la vicina Francia) e vive distribuita in circa 80 frazioni, che raggiungono, sul fianco a solatio, i 1500 metri di altezza. Tutte presentano un grave impoverimento demografico. Delle attività industriali l'unica che presenti qualche importanza è quella turistica estiva, concentrata quasi interamente nel capoluogo.