Goldwyn, Samuel
Nome legalmente autorizzato, nel 1918, di Schmuel Gelbfisz, produttore polacco, naturalizzato statunitense, nato a Varsavia il 27 luglio 1879 e morto a Los Angeles il 31 gennaio 1974. Dotato di notevole talento imprenditoriale, nella sua carriera seppe dar vita a grandi case di produzione che, pur segnate da forti conflittualità interne, si distinsero per la capacità di unire qualità artistica e successo commerciale; un equilibrio raggiunto sempre attraverso la collaborazione creativa di eccellenti scrittori, registi di valore, star affermate e bravi attori emergenti. Di famiglia ebrea, lasciò la Polonia a sedici anni andando a vivere presso dei parenti in Inghilterra, dove anglicizzò il suo nome d'origine in Samuel Goldfish, per poi emigrare negli Stati Uniti, sempre da solo e senza mezzi, nel 1899. Fu assunto come apprendista da un guantaio a Gloversville (New York), mentre contemporaneamente frequentava una scuola serale. Il 2 maggio 1904 prese la cittadinanza statunitense e cominciò a girare il Paese come rappresentante di guanti, conquistandosi la fama di buon venditore. Nel 1910 sposò Blanche Lasky, la sorella dell'artista di varietà e produttore Jesse L. Lasky; quando la manifattura dei guanti entrò in crisi, Goldfish persuase il cognato a mettersi in affari nel mondo del cinema. Nel 1913 fondarono la Jesse L. Lasky Feature Play Company con Lasky alla presidenza, Goldfish come direttore della sezione commerciale e Cecil B. DeMille quale regista. Il loro primo film, The squaw man (1914) di DeMille e Oscar C. Apfel, ebbe un grande successo, tanto che la società fu in grado di produrre ventuno film nel primo anno di attività. Nel 1916 la compagnia unì le sue forze a quelle di Adolph Zukor confluendo nella Famous Players-Lasky Corporation, ma scoppiarono ben presto dei contrasti per la leader-ship e i due soci di maggioranza acquisirono la quota di Goldfish, estromettendolo; questi si associò a Edgar e Archibald Selwyn, dando vita alla Goldwyn Pictures Corporation, dalla fusione dei nomi dei titolari. Il nome piacque talmente a Goldfish che decise di adottarlo come suo cognome. La compagnia Goldwyn aveva come propria politica l'arruolamento di star ma anche e soprattutto di bravi sceneggiatori, puntando a un prodotto di qualità, il che però consentiva soltanto di pareggiare i bilanci e poco più. L'ambizione della Goldwyn infatti si scontrò con i costi proibitivi del progetto su Ben Hur, supervisionato in Italia dalla sceneggiatrice June Mathis, e con l'ancor più celebre conflitto tra arte e commercio costituito da Greed (1924; Rapacità) diretto da Erich von Stroheim. Nel 1922 G. venne emarginato, proprio mentre si stava attuando la fusione con la Metro Pictures Corporation e la Louis B. Mayer Productions che ereditarono i due progetti (Ben Hur fu realizzato, nel 1926, con la regia di Fred Niblo e ottenne un notevole successo a livello internazionale, Greed fu drasticamente tagliato e rimane uno dei film maledetti della storia del cinema). Dalla convergenza delle varie forze nacque la Metro Goldwyn Mayer; in realtà G. non rientrava nella fusione, ma impose di mantenere il proprio nome nella nuova formazione. Il produttore, deluso da questi difficili rapporti societari, decise di mettersi in proprio, fondando nel 1924 la Samuel Goldwyn Inc., una casa di produzione che utilizzò come distributrice la United Artists (del cui consiglio di amministrazione G. faceva parte) e in seguito si servì della RKO. Senza risparmiare sui costi e avvalendosi delle migliori forze creative, G. diede avvio alla produzione di un cinema di qualità, sfruttando la propria abilità nel mettere insieme persone di talento e dar loro la spinta creativa. Dopo aver divorziato da Blanche Lasky, nel 1925 sposò l'attrice teatrale Frances Howard, dalla quale ebbe un figlio, anch'egli in seguito produttore, Samuel Goldwyn Jr. G. lanciò numerose stelle del cinema, dalla coppia Ronald Colman-Vilma Banky a Gary Cooper, Danny Kaye, David Niven, Farley Granger, Lucille Ball, Dana Andrews e Susan Hayward. Tra gli scrittori, lavorarono con lui Frances Marion, Robert Sherwood, Sinclair Lewis, Ben Hecht, Lillian Hellman. William Wyler realizzò per G. la maggior parte dei suoi film: il disperato Dead end (1937; Strada sbarrata), il celebre adattamento del romanzo di E. Brontë, Wuthering heights (1939; La voce nella tempesta, noto anche come Cime tempestose) con Laurence Olivier, The westerner (1940; L'uomo del West), l'amaro The little foxes (1941; Piccole volpi), cavallo di battaglia di Bette Davis, fino a The best years of our lives (1946; I migliori anni della nostra vita), uno dei film sociali statunitensi più intensi e riusciti, che nel 1947 vinse meritatamente ben sette Oscar. Nello stesso anno il produttore fu insignito di un Oscar speciale alla carriera per la "costante alta qualità di produzione". Tra i suoi ultimi film vi furono ancora due celebri titoli, Guys and dolls (1955; Bulli e pupe) di Joseph L. Mankiewicz e Porgy and Bess (1959) di Otto Preminger.Nel 1923 G. aveva pubblicato una monografia dedicata al suo lavoro, Behind the screen.
R. Griffith, Samuel Goldwyn, the producer and his films, New York 1956; L.J. Epstein, Samuel Goldwyn, Boston 1981; N. Gabler, An empire of their own. How the Jews invented Hollywood, New York 1988, passim.