Scrittore inglese (Stoke Newington 1763 - Londra 1855). Figlio di un banchiere, intraprese la professione paterna, continuando tuttavia a coltivare il suo amore per le lettere: collaborò (1781) con articoli al Gentleman's Magazine e nel 1786 pubblicò anonimo An ode to superstition con alcune altre poesie. Anonimo fu anche il suo The pleasures of memory (1792), in distici di abile fattura ma di fiacca ispirazione, che fu la sua opera di maggior successo. Divenuto ricco alla morte del padre (1793), R. ampliò le sue conoscenze nel mondo politico e letterario e il suo salotto divenne ben presto un centro della vita intellettuale londinese; intenditore d'arte, fu anche collezionista di gusto. Tra le altre sue opere si ricordano Jacqueline, che apparve nel 1814 in un unico volume con Lara di G. Byron, Human life (1819), forse la sua opera migliore, una lunga composizione in versi, Italy (1822-30), reminiscenze pittoresche, storiche e romantiche d'un viaggio in Italia, con illustrazioni di J. M. W. Turner e altri. Nel 1850, alla morte di Wordsworth, a ulteriore conferma della stima che godeva nell'ambiente letterario, gli fu offerto il titolo di poeta laureato, che rifiutò.