samurai
In origine, soldato giapponese di guardia al palazzo imperiale o a un ufficio pubblico. Il termine deriva, infatti, dal giapponese saburau o samurau, «essere al servizio di». Dal 12° sec. questo termine indicò la classe militare, spesso sinonimo di bushi, generico per «guerriero». Dopo l’instaurazione dello shogunato (➔ ), i s. divennero una vera e propria casta privilegiata, avente un codice d’onore, poi codificato nel bushido («la via del guerriero»), e per emblema due sciabole, una lunga (katana o daito), l’altra corta (wakizashi o shoto). Aboliti i feudi ufficialmente, sotto il governo Meiji nel 1871, i s. persero i loro privilegi, acquisiti nei secoli precedenti.