SAN BERNARDO, Valico del
Per il valico del Gran S. Bernardo, v. poeninus. La zona archeologica esistente sull'altipiano al sommo del valico del Piccolo S. B. comprende oltre ad un recinto preromano (cromlec) numerose vestigia dell'antica via romana che da Aosta portava attraverso il valico nella Gallia.
Mentre però lungo la valle il percorso dell'antica via è segnato da numerose opere di sostruzione e da frequenti tagli nella roccia, nel punto più alto del colle la strada sembra formata di una semplice pista di terra battuta. Poco a N del recinto, vicino al tracciato della strada romana sono ancora visibili i resti di un valium scavato intorno ad un terrapieno di forma rettangolare. Si tratta, quasi sicuramente, di una modesta opera di difesa che va collegata con le altre costruzioni esistenti nella zona.
Una prima mansio venne alla luce presso la cosiddetta "colonna di Giove" che rappresenta quanto resta di un portico della stessa costruzione. Si tratta di un piccolo edificio e cortile di modeste proporzioni che doveva servire ai viaggiatori per una breve sosta durante il cambio dei cavalli.
Durante una campagna di scavi vi fu raccolto interessante materiale tra cui un busto argenteo di Giove Dolichenus.
Nella zona più a E del valico, ove oggi passa l'attuale linea di confine con la Francia, furono messe in luce nel 1928-30 i resti di una mansio più grande della precedente. Anche qui il centro della costruzione era occupato da un cortile a cui si accedeva direttamente dalle strade attraverso uno stretto portico. Una serie di locali chiusi completava i servizi della mansio costruita in blocchetti squadrati di tufo.
Bibl.: P. Barocelli, Piccolo S. Bernardo - Aosta, Carta d'Italia, f. 27-28, Firenze 1958.