SAN GENESIO
. Fu un borgo nel Valdarno Inferiore, sulla strada pisana, ai piedi della collina su cui sorse la rocca di San Miniato al Tedesco. Anzi da questa borgata sottostante, la cui storia ha memorie dal sec. VIII al XIII, trasse la sua origine San Miniato, che divenne città quando, nel sec. XIII, la cittadinanza abbandonò il piano per le posizioni fortificate sul colle: così nella cattedrale sanminiatese fu traslata l'antica pieve di S. Genesio, che al chiudersi dell'età longobarda aveva dato il nome alla terra.
L'importanza storica di questo borgo medievale sta nel fatto che in quell'importante nodo di comunicazioni della valle inferiore dell'Arno si tennero giudicati, concilî e parlamenti, e che ivi presero contatto gli esordienti comuni toscani nelle relazioni tra loro e l'impero, che aveva costituito a San Miniato il centro amministrativo della Tuscia. Perciò a ragione E. Repetti vide nel borgo di San Genesio una specie di Roncaglia per la Toscana. Sennonché prima è da ricordare che ai tempi di re Liutprando, e in presenza di un suo giudice delegato, convennero in quella pieve i vescovi di Firenze, Fiesole, Lucca e Pisa per una famosa controversia di giurisdizione tra le diocesi di Arezzo e di Siena. Nel 1074 vi si tenne un concilio, che per mandato di Gregorio VII si interessò alla causa di S. Anselmo, vescovo di Lucca, contro i canonici della sua cattedrale, aderenti all'imperatore Enrico IV.
Ma più interessanti sono gli albori delle autonomie toscane, che a San Genesio si palesano in più occasioni: nel 1138 vi convennero i consoli di Lucca, di Pisa e di Firenze - e questi ultimi fanno allora la prima comparsa ufficiale nelle fonti - per discutere i comuni interessi dopo la morte dell'imperatore Lotario II; in seguito alla distruzione di Milano, del 1162, l'arcicancelliere Rinaldo di Colonia vi convocò a parlamento i vassalli dell'impero e i rappresentanti delle città per fare intendere le intenzioni restauratrici del Barbarossa; nel 1172 l'arcivescovo Cristiano di Magonza vi citò e imprigionò i consoli di Pisa e di Firenze, alleate contro Lucca e l'impero; nel 1198, dopo la morte di Enrico VI, si adunarono a San Genesio, alla presenza di due delegati papali, i rappresentanti delle città toscane, i quali formarono quella lega guelfa che fu vigorosa ripresa di autonomie comunali sotto l'egida della Chiesa, e preannunzio di egemonia fiorentina sulle città collegate. L'abbandono del borgo, nella prima metà del sec. XIII, coincide con le risorte fortune di San Miniato, come propugnacolo dell'impero in Toscana ai tempi di Federigo II.
E. Repetti, Diz. geogr. fisico stor. della Toscana, voci: Borgo di San Genesio e San Miniato, Firenze 1833; G. Capponi, Storia della Repub. fiorentina, ivi 1875; P. Villari, I primi due secoli della storia di Firenze, ivi 1905; R. Davidsohn, Geschichte von Florenz, Berlino 1896.