SAN GIORGIO
. Frazione del comune di Sant'Ambrogio di Valpolicella (provincia di Verona), posta a 375 m. s. m., sulle pendici sud-occidentali dei Lessini. Dista 3,5 km. da Sant'Ambrogio e conta 455 ab.
I non rari ritrovamenti di materiale preistorico e i numerosi frammenti in parte epigrafici di marmi scolpiti romani, murati negli edifici del paese o dispersi nei suoi muriccioli, parlano dell'antichità di quell'insediamento. Ma la rinomanza del villaggio è dovuta alla vetusta chiesa di S. Giorgio, costruita la prima volta agli albori del sec. VIII, ampliata nell'età romanica, trasformata nel sec. XVIII e ripristinata verso il 1924. La chiesa consta di due parti: l'una a pilastri in muratura, con l'abside rivolta ad occidente, l'altra a pilastri alternati a colonne, con triplice abside verso oriente. La prima, o - seguendo le più recenti opinioni - la parte absidale di essa, appartiene alla costruzione longobarda; tutto il resto all'ampliamento del sec. XII. Ma alla fabbrica del tempo di Liutprando vanno pure assegnati - oltre al battistero per immersione e ad un frammento di ambone - sette archivolti di ciborio e quattro colonnine, i primi con sculture barbariche di grande interesse, le seconde con una rara scritta del tempo che fa il nome del lapicida Orso. Al rifacimento romanico sono dovuti invece il campanile, il bel chiostro e alcuni avanzi di affreschi.
Oltre ai trattati generali, v.: L. Priuli Bon, Intorno alla chiesa di S. Giorgio di Valpolicella, in Madonna Verona, 1912, pp. 138-147; A. Da Lisca, S. Giorgio di Valpolicella, in Miscellanea per nozze Brenzoni-Giacometti, Verona 1924; L. Billo, Le iscrizioni veronesi dell'alto medioevo, in Archivio veneto, serie V, XVI (1934).