SAN GIOVANNI in Fiore (A. T., 27-28-29)
Grosso centro della Calabria, nella provincia di Cosenza, posto sull'altipiano silano a 1050 m. s. m. (altezza massima fra quelle dei capoluoghi di comune in Calabria), presso la confluenza del Neto con l'Arvo; lo attraversa la grande arteria stradale che congiunge Cosenza con Crotone, percorsa da linee automobilistiche pubbliche. Le comunicazioni, non sempre possibili con Cosenza per il permanere delle nevi invernali sull'altipiano, saranno agevolate dalla costruzione, in progetto, dei tronchi Camigliatello Bianchi-S. Giovanni in Fiore e Petilia Policastro-S. Giovanni in Fiore della ferrovia complementare transilana (v. sila). Il comune di S. Giovanni in Fiore aveva una popolazione di 13.575 ab. nel 1931, in massima parte accentrati nel capoluogo. Fu dapprima piccolo casale dell'Abbazia Florense (v. gioacchino da fiore), in luogo probabilmente già abitato da popolazioni bruzie, come punto di passaggio obbligato verso l'altipiano, e assunse carattere di "terra" autonoma nel corso del sec. XVI, ingrandendosi e popolandosi specialmente tra il 1595 e il 1648, per l'accorrervi di profughi dell'"università" di Cosenza e dei suoi casali, sfuggenti le severità fiscali e inquisizionali del regime spagnolo; altra popo azione si aggiunse in seguito dal Crotonese e dal Catanzarese, per lo sfruttamento delle risorse silane. La popolazione era di 9.923 ab. nel 1871 e di 13.288 nel 1901; lo scarso aumento sino al 1931 è dovuto alla fortissima emigrazione transoceanica, poi interamente cessata. Caratteristica è tuttora l'abitudine dell'emigrazione temporanea (estiva in Sila per il pascolo, l'agricoltura, il taglio e la lavorazione del legname; invernale nel Crotonese, per il pascolo). Le donne conservano l'abbigliamento tradizionale, elegante e severo (gonna pieghettata e giubbetto neri, corpetto marrone, copricapo o mandile bianco inamidato, donde escono i ritorti o ricci della capigliatura, camicia bianca con scollo adorno di bei ricami ad ago su disegni di antica tradizione orientalizzante) e tessono a mano coperte con disegni svariati tradizionali.
Nella parte bassa del paese è la chiesa dell'antica Abbazia Florense, con facciata in pietra di tipo normanno, assai danneggiata da incendio nel 1799, e parte absidale con finestre e rosoni di tipo cisterciense; l'interno fu rifatto baroccamente e in esso vi sono notevoli intagli dorati di arte locale (sec. XVII) e una cripta archiacuta, restaurata nel 1927-28, dove si ritiene abbia avuto sepoltura il beato Gioacchino. Il cenobio, in parte restaurato, è adibito a usi pubblici. Più in alto è la chiesa madre con bella facciata barocca di pietra (secolo XVIII).
San Giovanni in Fiore è luogo di villeggiatura estiva e di notevole transito turistico e centro importante di commercio (legnami e altri prodotti silani). Il territorio del comune (307,62 kmq.) occupa parte notevole dell'altipiano silano, nel bacino superiore del Neto. A SE. del paese, in località Stragola, una colonna ricorda la cattura dei fratelli Bandiera e dei loro compagni, ivi avvenuta il 19 luglio del 1844.