SAN JOSÉ (A. T., 153-154)
JOSÉ Capitale della Repubblica di Costa Rica e capoluogo della provincia omonima, situata nel centro della valle dell'Abra a 9° 56′ di lat. N., a 84° 5′ di long. O. e a 1160 m. sul mare. È unita tanto all'Atlantico quanto al Pacifico dalla ferrovia che da Limón, da cui dista 170 km., va a Puntarenas; con un tronco secondario è unita poi ad Alajuela. È una delle città più belle dell'America Centrale, dalla pianta regolare, con edifici per lo più a un piano, strade ampie e ben tenute, che s'intersecano ad angolo retto, vaste piazze e bei parchi. Tra i suoi edifici, quasi tutti moderni, sono da ricordare il teatro, la cattedrale, il palazzo presidenziale e il museo (ricco di ceramiche precolombiane). San José è residenza di tutti gli alti poteri dello stato, delle rappresentanze diplomatiche e consolari estere ed è sede arcivescovile; ha numerose scuole primarie e medie e un'università che comprende le facoltà di medicina, chirurgia dentaria e ingegneria e le scuole di diritto, farmacia, agricoltura e belle arti. Possiede anche qualche industria (fonderie, fabbriche di birra, di sigari, di profumi e di tessuti). San José nell'ultimo trentennio ha raddoppiato la sua popolazione, che nel 1933 fu valutata di 68.724 ab.
La provincia di San José ha 6000 kmq. di superficie e 179.286 abitanti (1933), 30 per kmq.; è situata nel centro della repubblica e comprende una parte considerevole dell'altipiano centrale, che si eleva a circa 1200 m. s. m. e ha temperature piuttosto uniformi in tutto l'anno (la media annua si aggira sui 20°) e precipitazioni (apportate essenzialmente dagli alisei) abbondanti, soprattutto da maggio a novembre (San José, 1928 mm.). La provincia è intensamente coltivata a caffè, canna da zucchero, cereali e legumi. La produzione mineraria non ha importanza; l'industria, poco sviluppata, ha prevalentemente carattere agricolo (essiccatoi di caffè, zuccherifici, fabbriche di sigari e sigarette).
Storia. - Nel 1738 la parrocchia di Barba comprendeva tutti i luoghi limitrofi della grande vallata centrale di Costa Rica, sicché vi era gran difficoltà per l'amministrazione dei sacramenti. Per questa ragione, a richiesta del parroco, fu pubblicato un bando che ordinava che tutte le famiglie disperse nella detta valle si riunissero in un luogo chiamato Boca del Monte nella valle dell'Abra. Le ventun famiglie che vi accorsero formarono un abitato, che nel 1751 portava il nome di La Villita, i cui abitanti si dedicarono principalmente alla coltivazione del tabacco; così si formò una fattoria, che progredì fino a divenire città, alla quale le Cortes spagnole il 13 ottobre 1813 diedero il nome di San José de Costa Rica. Nel 1823 vi si trasferì da Cartago la capitale dello stato.