SAN MARCO Argentano (A. T., 17-18-19)
Cittadina della Calabria in provincia di Cosenza, sulle falde NE. della Catena costiera paolana nel bacino del torrente Follone (influente dell'Esaro), a 430 m. s. m. San Marco Argentano risponde a un piccolo centro bruzio e poi romano, detto Argentanum forse da vicine miniere di argento (ricordato da Livio, XXX, 19, 10), sopravvissuto in età bizantina allorché, occupato dai Normanni, divenne il punto di partenza delle loro conquiste in Calabria. Ad essi si deve l'erezione del suo più tipico e pittoresco monumento, la torre cilindrica, alta 22 m. su basamento di 18, facente parte di un castello oggi scomparso. San Marco fu sede vescovile di rito latino forse sin dal 1179 (fusa nel 1818 con quella di Bisignano). Monumenti notevoli sono la chiesa della Riforma (sec. XIV) con affreschi originarî e intagli di legno del Rinascimento, e il duomo, di origine normanna, rifatto più tardi, contenente quadri e sculture notevoli e oggetti di oreficeria, fra cui una croce processionale d'argento del sec. XIII o del seguente.
Il comune (107,70 kmq.) comprende, oltre il centro principale, anche quello di Cervicati (capoluogo di comune autonomo fino al 1927, di origine albanese ma in gran parte italianizzato), a 3 km. a S., e numerosa popolazione sparsa. La popolazione era di 4830 ab. nel 1871, 6444 nel 1901, 7801 nel 1921 (sempre escluso Cervicati), di 8152 nel 1931 (compreso Cervicati; 2270 ab. nel capoluogo), tutti dediti all'agricoltura (cereali, olivi, viti, gelsi) e alla pastorizia. A 4 km. dal centro principale, nella valle del Follone, è l'antica Badia (oggi fattoria) di S. Maria della Mattina, con resti assai pregevoli di architettura cisterciense del sec. XIII.
San Marco Argentano dista 11 km. dalla stazione San Marco-Rogiano della ferrovia Cosenza-Sibari e ha servizio automobilistico giornaliero per Cosenza.
Bibl.: P. Orsi, San Marco Argentano. Appunti di viaggio, in Brutium (1925), nn. 10 e 11.