San Sebastián, festival di
Il Festival Internacional de Cine de Donostia-San Sebastián acquisì tale denominazione nel 1955, anno in cui fu riconosciuto come manifestazione competitiva. Era nato nel 1953 con l'intento di promuovere e dare visibilità alla cinematografia spagnola, offrendosi quale risposta alla selezione di film presentati dai festival più importanti (Berlino, Cannes, Venezia). Particolarmente attento nel lanciare autori emergenti, oltre che talenti già affermati, il Festival è infatti divenuto nel corso degli anni un importante punto di osservazione sulla produzione nazionale, rispetto alla quale ha mantenuto uno sguardo privilegiato pur non trascurando il cinema estero, soprattutto quello dei Paesi di lingua latina.
Le sue origini risalgono alla Semana Internacional de Cine, nata il 22 settembre 1953 per dare risalto ai prodotti meritevoli del cinema spagnolo attraverso una serie di proiezioni inserite in un progetto in grado di coniugare le ragioni artistiche con le motivazioni commerciali. Il livello qualitativo dei film presentati consentì alla rassegna di ottenere, già alla sua prima edizione, il riconoscimento di categoria B dalla FIAPF (Fédération Internationale des Associations de Producteurs de Films); raggiunta una consistente visibilità, nel 1954 fu quindi battezzata definitivamente Festival Internacional de Cine. L'anno seguente al nuovo festival fu riconosciuto il valore di mostra competitiva, specializzata nei film a colori; gli venne inoltre attribuito il Gran premio internacional del color, e gli fu garantita la possibilità di conferire premi ufficiali, che quell'anno furono assegnati a opere aventi il merito di aver sfruttato nel miglior modo le potenzialità del colore. Proprio nel 1955 venne istituita la Concha, premio assegnato da una giuria internazionale che prende il nome dall'omonima baia sull'Atlantico sulla quale si affaccia la cittadina che ospita la manifestazione. Quando, nel 1957, il Festival fu annoverato tra quelli di prima categoria, non specialistici, alla Concha de plata fu aggiunta la Concha de oro, assegnata quell'anno per la prima volta. Ottenuto il riconoscimento dalla FIAPF, il Festival raggiunse una fisionomia stabile, con eccezioni nel 1963, anno in cui gli fu attribuita la categoria B, e nel periodo compreso tra il 1980 e il 1984, quando venne considerato un festival non competitivo e per tale ragione fu in grado di assegnare soltanto premi non ufficiali (nelle corrispettive edizioni, infatti, non comparve la Concha).
Dopo aver attraversato assestamenti iniziali (in origine venivano premiate soltanto le opere, dal 1961 anche i registi), il Festival si qualificò secondo peculiarità ben definite: in primo luogo la costanza nell'accostare la premiazione dei cortometraggi, cui venne dato un certo rilievo, a quella dei lungometraggi (già nel 1957 fu assegnata infatti la Concha de oro sia a un lungometraggio, La nonna Sabella, 1957, di Dino Risi, sia a un cortometraggio, Costas del Sur, 1956, di Manuel Hernández Sanjuán). Nel susseguirsi delle edizioni ‒ in particolar modo dal 1957 al 1979 e poi nel biennio 1985-1987 ‒ il Festival ha quindi mantenuto uno sguardo attento alle diverse tipologie di film, al di là del loro formato, genere e lunghezza, conferendo pari importanza a tutti e soprattutto non eleggendo il lungometraggio quale categoria qualitativamente superiore. Per quanto riguarda le migliori interpretazioni, i cui relativi riconoscimenti hanno subito consistenti variazioni, è stato conferito nel periodo compreso tra il 1957 e il 1960 il Premio Zulueta de interpretacion, in quello tra il 1961 e il 1989 il Premio San Sebastián, e, infine, dal 1990 la Concha de plata.
A partire dal 1954 il Festival si svolse tra giugno e luglio, per poi spostarsi, dal 1973 ‒ così come era stato nella prima edizione ‒ nella seconda metà di settembre, in modo da poter includere al suo interno i film esclusi dalle competizioni dei principali festival europei, ponendosi quale alternativa al cinema promosso nell'ambito del circuito 'ufficiale'. La giuria, composta da critici, giornalisti e personaggi del mondo del cinema internazionale, nel corso degli anni ha difeso la propria indipendenza di giudizio, selezionando opere e artisti a prescindere dal loro successo; la Concha de oro fu assegnata nel 1961 a One-eyed Jacks (I due volti della vendetta) unica regia di Marlon Brando, mentre nel 1997 è stata attribuita a Rien ne va plus di Claude Chabrol. Tra gli autori premiati vi sono stati molti italiani (Giuseppe De Santis, Damiano Damiani, Mauro Bolognini, Alberto Lattuada), ma anche autori Fred Zinnemann, Alfred Hitchcock, Francis Ford Coppola, e soprattutto i più rappresentativi registi spagnoli e latinoamericani (tra tutti Victor Erice, Concha de oro 1973 per El espíritu de la colmena, Lo spirito dell'alveare). Nel corso degli anni la manifestazione è andata strutturandosi in diverse sezioni: accanto alla Sección oficial, che seleziona le produzioni cinematografiche più recenti non ospitate dagli altri festival, comparve, successivamente, la Zabaltegi, una sezione informativa che, seguendo il criterio della totale libertà riguardo a durata, formato, stile e genere dei film, mostra le opere più interessanti di nuovi registi e i migliori lavori degli artisti che compongono la giuria ufficiale. All'interno della Zabaltegi la categoria Perlas de otros festivales offre una selezione dei migliori film già in concorso negli altri festival. Capitoli abituali le retrospettive: la Clásica, dedicata all'opera di un regista del passato, del quale si offre un panorama comprensivo anche delle opere meno conosciute (particolarmente esaustivo, nell'edizione del 2001, il ciclo dedicato a Frank Borzage); la Temática, che raggruppa film non inseriti nel circuito dell'offerta cinematografica ufficiale; la Contemporánea, comparsa per la prima volta nel 1985, concentrata su autori particolarmente interessanti nel pieno dell'attività. Singolare, inoltre, la sezione Horizontes latinos che, basata sulla presentazione di film prodotti in Spagna o nei Paesi dell'America Latina, assegna il Premio Horizontes ai registi più significativi di quelle realtà culturali; al suo interno la categoria Made in Spain, rivolta esclusivamente alle migliori opere spagnole dell'anno, sia conosciute sia inedite, e Cine en costrucción, volta a promuovere le produzioni indipendenti spagnole e latinoamericane. Nel 1986 è stato istituito il Premio Donostia alla carriera cinematografica, conferito ad artisti come Gregory Peck (nel 1986), Vittorio Gassman (nel 1988), Jeanne Moreau (premiata nel 1997), Francisco Rabal (nel 2001), Robert Duvall (nel 2003).