Sanazzaro (Santo Nazzaro)
Nobile famiglia del contado pavese, forse di origine burgunda, come proverebbero il nome Bergonzo che si ripete in vari suoi membri e la stessa località d'origine (San Nazzaro dei Burgundi).
I S. erano tra i Pavesi più ragguardevoli già ai tempi del Barbarossa, dal quale ebbero confermati pedaggi e telonei (1164); in un atto del 1189 alcuni membri della famiglia sono ricordati come ‛ capitanei '; tra la fine del sec. XII e i primi del XIII furono più volte tra i consoli di Pavia (v.). Al momento della calata di Enrico VII in un primo tempo i S. si accostarono all'imperatore, ricevendo la conferma dei loro privilegi (4 novembre 1311); ma, insorta Pavia, si schierarono con i guelfi di Filippone Langosco, e il 14 luglio 1313 vennero condannati come ribelli e posti al bando dell'Impero. Quando Pavia entrò nell'orbita viscontea furono esiliati dalla città (1315); rientrarono più tardi, senza peraltro più sostenere un ruolo di primo piano nella vita cittadina. Due membri di questa famiglia, al seguito di Carlo III di Durazzo, si stabilirono nel regno di Napoli, dando origine al ramo dei S., da cui nacque poi Iacopo Sannazzaro.
D. ricorda i Santo Nazzaro, insieme con i napoletani Piscitelli, come esempio di progenie ... nobilissime in loro cittadi (Cv IV XXIX 3).
Bibl. - Per la storia pavese nel periodo: P. Vaccari, Pavia nell'alto Medioevo e nell'Età Comunale, Pavia 1956; in particolare sui S.: G. Robolini, Notizie appartenenti alla storia della sua patria, ibid. 1823, III-IV passim.