SANCIO I re di Portogallo
Nacque a Coimbra l'11 novembre 1154, morì ivi il 26 marzo 1211. Ancora giovanissimo fu associato al governo da suo padre Alfonso I, che intendeva così assicurargli la successione. Nel 1178 comandò una spedizione contro i Mori di Siviglia, saccheggiando il sobborgo di Triana. Salito al trono nel 1185 proseguì la vasta opera di colonizzazione delle terre conquistate ai Mori, incominciata già da suo padre: edificò castelli, creò nuovi centri abitati con privilegi di esenzione. Nel 1189 conquistò la città di Silves nell'Algarve con l'aiuto di una flotta di crociati, che, essendo in viaggio per la Palestina, erano passati per il porto di Lisbona; ma Silves fu ripresa nel 1191 dall'almohade Ya‛qūb al-Manṣūr insieme con altre terre conquistate precedentemente (Palmela, Almada e Alcacer). Alleatosi con Alfonso VIII di Castiglia contro Alfonso IX di León, occupò Tui ed altri castelli della Galizia (1196), che poi restituì alla pace che fu conclusa nel 1197.
Poco appresso era di nuovo in guerra col re di León, ma la lotta prese fine (1200) per l'intervento del papa Innocenzo III, il quale esigeva da Sancio il pagamento del contributo annuo di due marchi d'oro, promesso da Alfonso I quando aveva posto il regno sotto la protezione della Sede romana. S. non acconsentì subito, ma poi minacciato di scomunica pagò anche le contribuzioni arretrate. Però ben presto sorse un nuovo dissenso con Roma. S. si mostrava favorevole al capitolo della cattedrale di Oporto, ch'era in lotta col suo vescovo per una questione di riforme nella diocesi, e il vescovo per rivalsa rifiutò di assistere alle nozze del principe ereditario (1209), adducendo come causa l'impedimento di parentela tra i coniugi. Allora il re fece distruggere la casa del vescovo e quelle dei suoi partigiani e confiscò i loro beni; il prelato fulminò l'interdetto alla città e fuggito a Roma ottenne che il re fosse scomunicato. Anche il vescovo di Coimbra per essersi ribellato fu messo in carcere. Quando S. sentì avvicinarsi la morte, si riconciliò con la Chiesa.