SANDALO
. Legno di due sorta: bianco e rosso. Il sandalo bianco è fornito dal Santalum album L., albero alto 10 m., della famiglia Santalacee che vive nelle Indie e nell'Arcipelago indo-malese: ha i rami e le foglie opposte, queste sono picciolate, ovali o lanceolate, intere; i fiori sono disposti all'estremità dei rami e all'ascella delle foglie superiori in grappoli di cime; il frutto è drupaceo. Il legno privo della corteccia è il legno di sandalo bianco (lignum santali albi) di odore caratteristico per l'olio essenziale contenuto in proporzione di 1,6%-3% (oleum santali albi): questo olio era usato a Ceylon fin dal sec. IX per imbalsamare i cadaveri, insieme con altri aromi. Altre specie australiane congeneri forniscono il legno di sandalo dell'Australia.
Il sandalo rosso è fornito dal Pterocarpus santalinus L. fil., albero della famiglia Leguminose Papilionate che vive nelle Filippine, nell'India meridionale, a Ceylon e a Malacca: il suo legno (lignum santali rubri) contiene una sostanza colorante rossastra di natura glucosidica: santalina; viene usato per confezionare scatole e cofanetti dove conservare oggetti da profumare (fazzoletti, guanti, ecc.). Il legno di sandalo è stato conosciuto in Europa verso la metà del sec. xvi.
Dall'essenza di sandalo (oleum santali) sono stati recentemente isolati due idrocarburi sesquiterpenici (santalene α e santalene β), un'aldeide (santalal) e due acidi (santalico e teresantalico). L'olio di sandalo, preso per bocca, si elimina per le urine combinato con l'acido glicuronico, esercita una azione disinfettante sugli organi urinarî e agisce, forse, in modo specifico, su taluni batterî. Dosi elevate possono irritare sia il tubo gastroenterico producendo anoressia, coliche e diarrea, sia l'apparecchio genito-urinario con manifestazione di dolori renali, tenesmo vescicale e albuminuria. Questa può essere simulata dalla precipitazione degli acidi resinosi, per opera dell'acido nitrico, ma l'aggiunta di alcool scioglie la resina eliminando ogni errore.
L'olio di sandalo viene adoperato nella gonorrea subacuta e cronica; nello stadio acuto può accentuare lo stato irritativo della mucosa uretrale. Per evitare la possibile irritazione della mucosa gastrica si somministra racchiuso in capsule e a stomaco pieno. Sono stati proposti varî derivati dell'olio di sandalo, fra cui l'etere carbonico (Carbosant) e l'etere salicilico (Santyl).