sanderista
(Sanderista), s. m. e f. Sostenitore di Bernard Sanders, candidato alle primarie del Partito Democra-tico statunitense del 2016.
• I giovani, e le giovani, soprattutto quelli impegnati o intrappolati nel labirinto universitario dal quale escono con un titolo di studio quadriennale che non garantisce il lavoro, ma affranti da un debito medio a testa di quasi 30 mila dollari contratto per pagare le rette rapinose, non si riconoscono in Hillary [Clinton]. Avevano riposto le loro speranze, i loro sogni, la ritrovata voglia di partecipare alla vita democratica nel 74enne Sanders, piuttosto che in lei. Neppure l’appello femminista, inizialmente un po’ maldestro, tentato da Hillary ha funzionato, forse perché le ragazze, ha detto l’umorista Bill Maher intervistando la «sanderista» Susan Sarandon, si fidano più del nonno che della mamma. (Vittorio Zucconi, Repubblica, 21 aprile 2016, p. 31, Commenti) • C’è poi il fattore «demoralizzante»: il popolo democratico esce da una corsa per le primarie fratricide, con la fronda dei Sanderisti delusa e tradita, dalla sconfitta di Bernie e dal suo successivo «adeguamento» alla Clinton e a quell’establishment di partito che lui stesso diceva di voler demolire con la sua rivoluzione. (Francesco Semprini, Secolo XIX, 29 luglio 2016, p. 7, Primo piano) • verrebbe la tentazione di ribattezzare la nuova formazione di sinistra come sanderista, cioè ispirata a Bernie Sanders. L’arzillo senatore del Vermont ha offerto una valida alternativa a tutti quegli elettori dell’alveo democratico Usa che mal digerivano la politica d’estabilishment incarnata da Hillary Clinton, vestendo i panni dell’alternativa a sinistra per battere nella sfida finale anche [Donald J.] Trump. (Carlo Muzzi, Giornale di Brescia, 25 febbraio 2017, p. 11, Commenti e opinioni).
- Derivato dal nome proprio (Bernie) Sanders con l’aggiunta del suffisso -ista.