SANDOMIERZ (A. T., 51-52)
Cittadina della Polonia, nel voivodato di Kielce, circa 80 km. a E. di questa città, 225 km. a SSE. di Varsavia; sorge sulla riva sinistra della Vistola, poco a monte della confluenza col San ed è importante mercato agricolo della fertile regione circostante. Ora non è che piccolo capoluogo di distretto (7900 ab. nel 1931); ma anticamente, nei secoli XII XIV, fu capitale di un principato indipendente, e mercato importante sull'incrocio delle strade che conducevano da Cracovia nella Rutenia e dalla foce della Vistola nell'Ungheria. Negli anni 1241 e 1259 la città fu presa dai Tatari. Il periodo del suo sviluppo va dal sec. XIV fino alle guerre con la Svezia (metà del sec. XVII): allora cominciò il declino. Ai tempi di Casimiro il Grande, Sandomierz fu circondata di mura che in parte esistono tuttora. Nel 1570 vi venne conclusa l'intesa delle confessioni protestanti di Polonia (calvinisti, luterani e Fratelli boemi), il cosiddetto "accordo di Sandomierz". Nel 1795, in seguito al terzo smembramento della Polonia, fu incorporata nell'Austria. Dopo la guerra del 1809 fu oggetto di strenue contese tra Austriaci e Polacchi; passò al principato di Varsavia, e nel 1815 al regno ricostituito dal Congresso di Vienna. Divenne allora (1818) sede vescovile.