Poeta ungherese (Zámoly, Székesfehérvár, 1930 - Üröm 2016). Si affermò dapprima sulle riviste, come Kortárs, distinguendosi per la novità e bellezza delle sue immagini. Pubblicò successivamente: Ördögpille ("Atropo", 1957) e Menekülés a magányból ("Fuga dalla solitudine", 1962). Importanti sono le sue sceneggiature cinematografiche scritte in collaborazione con i registi F. Kósa (Ítélet "Giudizio", 1972; Nincs idö "Fuori del tempo", 1972) e I. Gyöngyössy (Tízezer nap "Diecimila soli", 1964) che rievocano grandi cambiamenti storici e sociali. Altre opere da ricordare: Kubai napló ("Diario cubano", 1963); A költö és a majompofa ("Il poeta e la faccia di scimmia", 1966); Második születésem ("La mia seconda nascita", 1967); Faltól-falig ("Da muro a muro", 1969); Párbeszéd, sötétben ("Dialogo, al buio", 1973); A tizedik este ("La decima notte", 1980).