sanguinare [partic. pres. sanguinente]
Secondo la lezione adottata dal Witte e ripresa dal Petrocchi, ricorre in Pg V 99 fuggendo a piede e sanguinando il piano, dove la maggior parte degli editori moderni ('21, Casella, Vandelli) adottano la variante, anch'essa ben attestata, e 'nsanguinando.
Sempre col valore di " spargere, bagnare di sangue ", s. ricorre in D. Cavalca Specchio di Croce 37 " di tutto il corpo volle essere sanguinato, per guarire noi e tutto il corpo della Chiesa " (citato nel Manuzzi).
Il participio ‛ sanguinente ' (per cui v. Rohlfs, Grammatica § 619) compare con schietto valore verbale e con il significato di " che versa sangue ", in If XIII 132 menommi al cespuglio che piangea / per le rotture sanguinenti in vano: è l'anonimo suicida fiorentino (v. AGLI, Lotto degli; Mozzi, Rocco de') dai cui rami, lacerati da Giacomo da Sant'Andrea, stillano gocce di sangue.