SANITÀ MILITARE
. Il servizio sanitario militare ha lo scopo: a) di curare i componenti dell'esercito dalle malattie e lesioni violente cui possono andare soggetti sia in pace sia in guerra; b) di salvaguardarne la salute da tutte le cause morbose che possono danneggiarla; c) di reclutare nelle fila dell'esercito elementi sani e robusti, e di eliminare quelli che non lo sono più per ragioni di salute, stabilendo se la malattia o lesione, che è causa dell'eliminazione, dipende da eventi di servizio, e in caso affermativo a quale categoria di persione deve essere ascritta; d) d'impedire al militare di sottrarsi agli obblighi, alle fatiche e ai rischi del servizio, adducendo motivi di salute.
Tali compiti sono generalmente affidati a un corpo organizzato, disciplinato e competente, quale è appunto quello sanitario militare.
Nell'esercito italiano il corpo sanitario militare oggi comprende: ufficiali medici, ufficiali farmacisti, truppa di sanità.
Il servizio sanitario in tempo di pace ha per organi direttivi: la direzione generale di sanità militate presso il Ministero della guerra; le direzioni di sanità militare di corpo d'armata; le direzioni degli ospedali militari; i dirigenti del servizio sanitario presso i corpi di truppa. E ha per organi esecutivi: gli ospedali militari; le sezioni di disinfezione; le infermerie presidiarie; i sanatorî; le infermerie speciali, le infermerie di corpo; i convalescenziarî; gli stabilimenti balneotermali; i magazzini di materiale sanitario; l'istituto chimico-farmaceutico militare; la scuola di applicazione di sanità militare.
Il servizio sanitario in tempo di guerra è organizzato in modo diverso secondo le zone in cui viene diviso il territorio nazionale dopo la mobilitazione. Per la zona di guerra dipende dal comando supremo. Per la zona territoriale dal Ministero della guerra.
Nella zona di guerra sono organi direttivi: la direzione superiore di sanità presso il comando supremo; le direzioni di sanità di armata; le direzioni di sanità di corpo d'armata; gli uffici di sanità di divisione; i dirigenti del servizio sanitario dei reggimenti e di altri corpi; le rappresentanze delle società di soccorso (Croce Rossa e Sovrano militare ordine di Malta). E sono organi esecutivi: i posti di medicazione; le infermerie temporanee reggimentali; le sezioni di sanità; le sezioni di bonifica per gassati; le ambulanze radiologiche e odontoiatriche; le ambulanze chirurgiche; gli ospedali da campo; gli ospedali di riserva; i convalescenziarî; gli ospedali e le infermerie di tappa; le infermerie temporanee di sgombro; le sezioni autoambulanze; i treni attrezzati; i treni ospedali; le ambulanze fluviali e lacustri; le stazioni di bonifica umana; i campi contumaciali; le sezioni di disinfezione; i laboratorî chimico-batteriologici; i lazzaretti; gli ospedali contumaciali; i magazzini di materiale sanitario; il deposito centrale di sanità e veterinaria d'armata.
La direzione superiore di sanità è retta da un maggior generale medico, coadiuvato da altri ufficiali medici superiori e inferiori, e per il servizio igienico profilattico da una sezione ispettiva di igiene e profilassi, di cui fanno parte un ispettore della sanità pubblica e un professore universitario.
La direzione di sanità di armata è retta da un generale o colonnello medico, e ne fa parte la sezione ispettiva di igiene e profilassi di armata. Dal direttore di sanità di armata dipendono tecnicamente i direttori di sanità di corpo d'armata e direttamente gli ospedali da campo e gli altri stabilimenti sanitarî dell'armata.
La direzione di sanità di corpo d'armata è retta da un colonnello o tenente colonnello medico, da cui dipendono tecnicamente i capi ufficio di sanità di divisione e direttamente gli ospedali da campo del corpo d'armata, le infermerie temporanee e la sezione di disinfezione.
L'ufficio di sanità di divisione fa parte dello stato maggiore della divisione (celere o di fanteria). Ha a capo un tenente colonnello o un maggiore medico, da cui dipendono tecnicamente i posti di medicazione e direttamente la sezione di sanità e gli ospedali da campo eventualmente assegnati alla divisione.
Il direttore del servizio sanitario di un reggimento è il capitano medico che vi è organicamente assegnato, coadiuvato da 6 subalterni medici (2 per battaglione) e da un certo numero di aiutanti di sanità e portaferiti. Ha a sua disposizione materiale sanitario contenuto in cofani e zaini di sanità. Come mezzi di trasporto dispone di un certo numero di barelle.
Le società di soccorso (Croce Rossa e Sovrano militare ordine di Malta) sono rappresentate presso l'esercito operante da un delegato addetto alla direzione superiore di sanità. La Croce Rossa allestisce treni ospedali ed eventualmente ambulanze fluviali e navi ospedali, di più organizza posti di soccorso nelle stazioni ferroviarie più importanti. Il Sovrano militare ordine di Malta allestisce solo treni ospedali.
I posti di medicazione sono la prima e più avanzata stazione di soccorso per feriti e malati. Ogni reggimento ne impianta normalmente uno per battaglione e qualche volta anche più. Vi sono addetti uno o due subalterni medici, qualche aiutante di sanità e un certo numero di portaferiti con materiale sanitario e barelle. Il posto di medicazione viene collocato dietro i combattenti, a breve distanza da essi, in località possibilmente riparata. Durante il combattimento i feriti vi si recano da sé, se possono camminare; quelli che non lo possono sono raccolti dai portaferiti inviati alla ricerca di essi, riconfortati, medicati e riuniti in gruppi in località riparate, donde, preferibilmente nei momenti di sosta del fuoco nemico, sono trasportati a braccia o in barella al posto di medicazione. Quivi l'ufficiale medico rivede e completa la medicatura e attende che la sezione di sanità li mandi a prendere. Se il corpo e il posto di medicazione devono spostarsi, i feriti medicati vengono lasciati in sito con un minimo di personale e di materiale necessario per continuare la cura, onde possano venire consegnati ad altri reparti sanitarî che nel frattempo avanzano.
Le infermerie temporanee reggimentali vengono fatte funzionare nei periodi di sosta delle truppe e nella guerra di posizione. Servono ad accogliere e curare malati e feriti leggieri e guaribili in pochi giorni. Funzionano sotto tende, o in località in muratura adatte, o in baracche.
Le sezioni di sanità sono formazioni sanitarie comandate da un ufficiale superiore o capitano medico. Il materiale sanitario è trasportato su adatto carreggio a motore. La sezione di sanità dispone inoltre di una tenda di medicazione, di parecchie tende ricovero e di un certo numero di autoambulanze per il trasporto dei malati e dei feriti. Rappresenta l'organo di collegamento fra i posti di medicazione e gli ospedali da campo, sui quali smista i malati e i feriti che su essa vengono sgombrati dai posti di medicazione. La sezione di sanità può funzionare riunita o divisa nei suoi reparti, che vengono impiantati nelle località indicate dal comando della divisione, a tergo dei posti di medicazione a non molta distanza da essi. Con i proprî portaferiti provvede al trasporto dei feriti da detti posti al sito dove è impiantata e invia a tale scopo, se necessario, anche le proprie autoambulanze, fino dove è possibile avanzare. I portaferiti della sezione, giunti al luogo dove funzionano o hanno funzionato i posti di medicazione, incolonnano i feriti che possono camminare e li inviano a piedi al sito dove si trova il reparto della sezione di sanità; trasportano invece a braccia, in barella o a dorso di mulo i feriti che non possono camminare, fino alla località dove si sono arrestate le autoambulanze. Alla sezione di sanità vengono completate le medicature dei feriti, e vengono anche eseguiti atti operativi di necessità, avvalendosi anche dell'opera dei nuclei chirurgici eventualmente assegnati. Lo smistamento dei feriti medicati e dei malati viene fatto giusta le norme impartite dal direttore di sanità di corpo d'armata. Quelli destinati agli ospedali di corpo d'armata sono trasportati dalla sezione di sanità stessa con le proprie autoambulanze o con altri veicoli forniti dal comando della divisione; altrimenti essi saranno richiesti al direttore di sanità di corpo d'armata. I feriti e malati destinati agli ospedali d'armata vengono trasportati con le autoambulanze, e con altri mezzi inviati dal direttore di sanità d'armata. Per questo sgombero possono essere costituiti posti di sosta o di raccolta, se il tragitto da percorrere è lungo. Quando le circostanze lo richiedono e la distanza non è molta, parte dei feriti e malati possono essere sgombrati direttamente dalla sezione di sanità ai treni sanitarî pronti in stazione. Di massima i feriti e malati gravi intrasportabili a distanza vengono sgombrati sugli ospedali di corpo d'armata; quelli non gravi e trasportabili a grande distanza sono sgombrati direttamente sugli ospedali di armata specializzati. Si evitano così successivi passaggi di essi da un luogo di cura all'altro, e si mantengono sempre posti disponibili negli ospedali di corpo d'armata e in quelli più avanzati d'armata.
Col progredire dell'azione la sezione di sanità deve mettersi in grado di seguire rapidamente al completo o con qualche reparto i progressi delle truppe. Ciò si ottiene sgomberando rapidamente tutti i feriti trasportabili e lasciando sul posto con gl'intrasportabili il personale e il materiale strettamente occorrente alla loro cura. Nell'eventualità di un ripiegamento la sezione di sanità sgombera i feriti che è possibile trasportare e ripiega col personale e materiale che può disimpegnare, dopo aver lasciato sul posto e sotto la salvaguardia della convenzione di Ginevra il personale e il materiale indispensabile all'assistenza dei feriti non sgombrati.
La sezione bonifica per gassati è inviata integralmente o in parte dalla direzione di sanità di corpo d'armata alle sezioni di sanità delle dipendenti divisioni, quando presso qualche reparto si abbiano militari colpiti da gas tossici.
I nuclei chirurgici hanno da tre a quattro ufficiali medici valenti operatori, e sono assegnati con adatto materiale ai corpi d'armata.
Le ambulanze radiologiche e odontoiatriche (v. ambulanze sanitarie militari) sono assegnate anch'esse ai corpi d'armata e appoggiate a ospedali da campo, ai quali vengono fatti affluire i militari abbisognevoli degli esami e delle cure speciali che esse possono effettuare.
Le ambulanze chirurgiche (v. ambulanze sanitarie militari) sono assegnate ai corpi d'armata e impiantate in prossimità delle sezioni di sanità o di ospedali di corpo d'armata avanzati.
Gli ospedali da campo (v. ospedale: Ospedale militare) sono di tipo unico e della capacità di 50 letti aumentabile. Vengono assegnati ai corpi d'armata e alle armate; in caso di necessità anche alle divisioni.
Gli ospedali di riserva, situati nel territorio dell'armata, passano alle dipendenze del direttore di sanità di questa, che può adibirli anche al ricovero di malati e feriti delle truppe operanti.
I convalescenziarî vengono impiantati a cura del direttore di sanità d'armata in fabbricati o baracche. Sono destinati al ricovero dei feriti e malati guariti, che vengono dimessi dagli ospedali da campo e non possono tornare ai proprî corpi, perché ancora abbisognevoli di riposo.
Gli ospedali e infermerie di tappa vengono impiantati a cura della direzione delle tappe, d'accordo con quella di sanità d'armata, utilizzando di massima le risorse locali. Servono al ricovero e cura dei malati delle truppe di passaggio o di località distanti da ospedali da campo.
Le infermerie temporanee di sgombro sono impiantate a cura della direzione di sanità d'armata in località prossime alle stazioni ferroviarie di carico, o alle località d'imbarco, sempre che in esse non esistano ospedali. Servono a far sostare per qualche ora o giorno i feriti e i malati che arrivano alla stazione da ospedali antistanti per essere sgombrati coi treni sanitarî, e che non trovano questi pronti.
I malati e feriti che guariscono negli ospedali da campo, di riserva, e nelle varie infermerie temporanee, vengono dimessi e inviati, se abbisognevoli di riposo, in convalescenziarî; se in grado di riprendere subito servizio, ai centri di raccolta, costituiti nelle zone dell'esercito operante. Da essi vengono fatti rientrare ai comandi, corpi, reparti e servizî di provenienza per cura del comando di tappa.
I malati e i feriti non guariti e richiedenti una lunga degenza vengono invece sgombrati. Lo sgombro per via ordinaria viene effettuato dagli ospedali da campo di corpo d'armata e di armata avanzati su quelli di armata più arretrati a mezzo di autoambulanze e altri veicoli (autocarri vuoti di ritorno, autobus, ecc.) inviati dalla direzione di sanità d'armata, che li richiede a quella delle tappe. Lo sgombro degli ospedali da campo situati lungo le linee ferroviarie viene effettuato a mezzo dei treni sanitarî sempre a cura della direzione di sanità d'armata, che li richiede tempestivamente a quella dei trasporti; e che indica a ogni ospedale il numero dei malati e feriti che ciascuno deve caricare su ogni treno. I treni sanitarî li trasportano o su ospedali della 2ª zona delle retrovie, o sugli ospedali territoriali assegnati all'armata. Tale sgombero deve ispirarsi al criterio di trattenere negli ospedali arretrati della zona di guerra i malati e feriti recuperabili e guaribili in meno di 2-3 mesi; e di far rientrare in territorio i non recuperabili, o che richiedono più di tre mesi per la guarigione.
Le sezioni autoambulanze sono drappelli di autoambulanze destinate al trasporto in barella dei malati e feriti per via ordinaria. Ne sono assegnate una a ogni direzione di sanità di corpo d'armata, e un numero variabile a ogni direzione di sanità d'armata.
I treni attrezzati sono approntati dalla direzione dei trasporti e formati di carrozze intercomunicanti. Sono destinati al trasporto dei feriti e dei malati in barella e seduti. Essi sono assegnati in numero variabile a ogni armata.
I treni ospedali sono approntati dalla Croce Rossa italiana e dal Sovrano militare ordine di Malta. Servono allo stesso scopo dei treni attrezzati, ma consentono maggiori comodità e maggiore conforto.
Le ambulanze fluviali e lacustri sono formate da barconi adatti al trasporto di malati e feriti. Anch'esse vengono approntate dalla Croce Rossa italiana.
Le stazioni di bonifica umana, impiantate dai direttori di sanità di corpo d'armata, in vicinanza delle truppe, servono per dar modo a queste di fare a turno bagni di pulizia, e per disinfettare e disinfestare i loro indumenti.
Si chiamano campi contumaciali attendamenti o baraccamenti dove vengono isolati per qualche tempo reparti di truppa o di prigionieri che hanno avuto contatto con malati di grandi epidemie (colera, peste, vaiuolo, ecc.). Vengono impiantati a cura della direzione di sanità d'armata.
I lazzaretti sono ospedali (anche da campo), dove vengono ricoverati i malati delle truppe e della popolazione civile affetti da colera, peste, vaiuolo, ecc. Sono preordinati a cura della direzione di sanità d'armata.
Gli ospedali contumaciali sono impiantati a cura della direzione di sanità d'armata nella 2ª zona delle retrovie, al limite tra la zona di guerra e quella territoriale. Vi vengono fatti sostare i feriti e i malati destinati a essere sgombrati in territorio coi treni sanitarî, ma sospetti di aver contratto malattie epidemiche contagiose.
Le sezioni di disinfezione sono formazioni sanitarie mobili, analoghe a quelle funzionanti in tempo di pace. Ne viene assegnata una a ogni direzione di sanità di corpo d'armata, e 2 0 3 a ogni direzione di sanità d'armata.
I laboratorî chimico-batteriologici sono destinati alle analisi chimiche, microscopiche e batteriologiche necessarie per la diagnosi di malattie infettive contagiose e per tutte le altre ricerche che si ritengono opportune. Sono appoggiati a ospedali da campo d'armata e di corpo d'armata. Ogni ospedale contumaciale ne è fornito.
Infine i magazzini di sanità d'armata sono stabilimenti destinati al rifornimento, sgombro e recupero del materiale sanitario delle varie formazioni sanitarie dell'armata. Vi sono addetti ufficiali farmacisti. Le truppe e i servizî richiedono il materiale alla sezione di sanità e agli ospedali da campo e vi versano quelli divenuti inservibili o esuberanti. Le sezioni di sanità e gli ospedali richiedono e versano ai magazzini; che a loro volta sgombrano sugli stabilimenti territoriali indicati dalla direzione di sanità di armata.
Durante la guerra continua a svolgersi nella zona territoriale, e cioè fuori della giurisdizione del comando supremo dell'esercito, il servizio Sanità militare, con le modalità del tempo di pace.