Famiglia nobile napoletana originaria della Normandia. Capostipite è Turgisio, giunto nel Napoletano insieme al fratello Angerio (capostipite dei Filangieri) al seguito di Roberto il Guiscardo (1045), dal quale ottenne la contea di S. che diede il nome ai suoi discendenti. Avversarî degli Svevi, dai quali furono quasi tutti distrutti, i S. combatterono per gli Angioini a Benevento (1266) e s'imparentarono con essi acquistando grande importanza nel regno. Subìta un'eclisse di potenza sotto i Durazzeschi (re Ladislao fece trucidare non pochi S., rei di aver capitanato la rivolta dei baroni napoletani durante la sua spedizione del 1403 per conquistare la corona d'Ungheria), la famiglia ritornò in auge al tempo dei re aragonesi; inclinò poi verso il re di Francia Carlo VIII contro gli Aragonesi e infine per gli Spagnoli di Carlo V, da cui ebbe onori e dignità. Il ramo primogenito si estinse con Luigi (Napoli 1823 - ivi 1888), sedicesimo principe di Bisignano, ed è sopravvissuta solo la linea di Marcellinara, che risale a un Nicolò che nel 1447 ebbe in feudo da Alfonso I d'Aragona la terra di Marcellinara. La famiglia ebbe cardinali, viceré, marescialli, ecc.; possedette, nei suoi tempi migliori, oltre 300 feudi, 40 contee, 9 marchesati, 12 ducati, 10 principati, costituendo quasi uno stato dentro lo stato. Le rovine del castello di S. sono nell'odierna cittadina di Mercato Sanseverino.