ACACIO ('Ακάκιος), sant'
Si conosce sotto questo nome un vescovo e taumaturgo, del III secolo, indicato talvolta come Acacio d'Antiochia (secondo alcuni, Antiochia di Pisidia), venerato il 31 marzo. Gli atti del processo sono sostanzialmente attendibili. Fu soprannominato Agatangelo, ed è confuso talvolta con l'omonimo vescovo di Melitene.
Nei martirologi si trova anche un Acacio, centurione martire a Bisanzio, il cui culto è abbastanza popolare in Oriente come in Occidente, dove è compreso tra i quattordici santi ausiliatori, per cui alcune chiese celebrano una messa speciale la quarta domenica dopo la Pasqua. Le sue reliquie si troverebbero a Squillace; ma "è più facile credere - osservava già il Tillemont - che si tratti di un altro santo dello stesso nome".
Un altro Acacio martire di Mileto appare venerato il 28 o 29 luglio, e un Acacio primicerio (che sarebbe stato martirizzato sotto Adriano con 10.000 compagni), il 22 giugno.
Bibl.: Harnack, Geschichte der altchristlichen Literatur, I, Lipsia 1893, p. 819; Acta Sanctorum, sotto le date indicate; Bibliotheca hagiographica latina, I, Bruxelles 1899, p. 4 seg. e Supplementum, 2ª ed., ivi 1911; p. 3; Bibl. hagiogr. graeca, ivi 1909, p. 3; Bibl. hagiogr. orientalis, ivi 1910, pag. 5.