AIDANO, (Aidan, meglio Aedan) sant'
Fu il vero apostolo dell'Anglia propriamente detta, mentre S. Agostino di Canterbury fu piuttosto quello della regione del Kent. Beda, nella sua Storia ecclesiastica, gli dedica parecchi capitoli (5-17) del III libro. Nel 635 era al monastero di Hii (Joua: Jona) in Irlanda, allorché Oswaldo re di Northumbria lo richiese per questa missione. Consacrato vescovo, pose la sua stanza in un'isola bassa (Lindisfarne) di fronte alla residenza reale di Bamborough, donde durante la bassa marea poteva quasi accedervisi a piedi asciutti: vi fondò, imitando quello di Jona, il celebre monastero, che fu per lungo tempo un centro eletto della cultura inglese; ne fu il primo abate, e diresse con zelo tutta l'opera di evangelizzazione, mediante la fondazione di numerosi conventi e scuole. Il re gli prestò grande aiuto, tanto da farsi suo interprete, finché Aidano, di origine celtica, non si rese ben padrone della lingua degli Anglo-sassoni. Beda lo loda grandemente per le virtù apostoliche e la rigida astinenza; riprende soltanto la sua tenacità nelle usanze celtiche circa la celebrazione della Pasqua. Dopo la morte di re Oswaldo (642), e le torbide lotte tra Oswy (Oswin) fratello di Oswaldo, re di Bemicia, e Oswin, re di Deira, Aidano giovò molto dei suoi consigli il secondo che lo ebbe carissimo. Oswino fu trucidato nel 651, e Aidano lo seguì nella tomba undici giorni dopo (31 agosto). Fu seppellito in Lindisfarne, e il suo sepolcro fu presto segno di venerazione e luogo di prodigi.
Bibl.: Oltre a editti e altre piccole cose riportate da Beda, St. eccl, cit., vanno sotto il suo nome alcuni Commentaria in S. Scripturam, omelie e discorsi (conciones) di dubbia autenticità; v. anche Vita S. Cuthberti, 4; Acta Sanctorum, 31 agosto; Montalembert, I Monaci d'occidente, traduzione ital., Siena 1894, IV; J. Dowden, Celtic church of Scotland, Londra 1894; M. Creighton, in Dictionry of National Biography, I, s. v.; F. Cabrol, L'Angleterre chrétienne vant les Normands, Parigi 1911; M. Gougaud, Les chrétientés celtiques, Parigi 1911.