ANDREA ('Ανσρέας) apostolo, sant'
È uno dei due fra gli apostoli (l'altro è Filippo) che porta un nome greco (cfr. ἀνδρεία "coraggio"): la cosa non ha tuttavia nulla di sorprendente, a quel tempo. Era fratello di Pietro, pertanto figlio di Iona, o Giovanni (Matteo, XVI, 17); come lui pescatore, e di Cafarnao; e con Pietro venne chiamato da Gesù all'apostolato (Matt., IV, 18; Marco, I, 16-18, 21 e 29; in Luca, V, 2 segg., Andrea non è nominato). Nelle quattro liste degli apostoli che si trovano nel Nuovo Testamento, A. è al secondo posto, subito dopo Pietro, in Matt., X, 2 e in Luca, VI, 14; al quarto, dopo Pietro e i figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, in Marco, III, 18 e in Atti, I, 13. In Marco, XIII, 3, A., con Pietro, Giacomo e Giovanni, fa parte del gruppo più ristretto di apostoli ai quali è rivolto, in Gerusalemme, il grande discorso escatologico. Secondo Giovanni, I, 35-40, Andrea è uno dei due discepoli del Battista che seguono Gesù, avendo riconosciuto in lui il Messia; egli risponde a Gesù (VI, 8 seg.) che vi sono soltanto cinque pani e due pesci, per nutrire la folla dei cinquemila ascoltatori; e (XII, 20-22) riferisce a Filippo, e con questo a Gesù, il desiderio dei Greci che desiderano di vederlo.
La tradizione assegna ad Andrea varî campi di attività missionaria; cioè, secondo S. Gregorio di Nazianzo (Orat., 33) l'Epiro; secondo Eusebio di Cesarea (Hist., eccl., III,1) la Scizia; secondo S. Girolamo (Ep. LIX ad Marcell.) e Teodoreto (In ps. CXVI) la Grecia. Niceforo (Hist. eccl., II, 39-44) lo fa passare attraverso l'Asia minore, fino alla Scizia, quindi in Bisanzio e in Grecia, dove, a Patrasso, si colloca il suo martirio, sopra una croce in forma di X, detta appunto croce di S. Andrea. È patrono della Scozia e della Russia dove Pietro il Grande creò l'ordine cavalleresco di S. Andrea, col motto S(anctus) A(ndreas) P(rotector) R(ussiae). Le reliquie, che si trovavano fin dal sec. IV a Costantinopoli, furono, con la IV crociata, portate in Italia e per la maggior parte si trovano in Amalfi; la testa è, dal 1462, nella Basilica Vaticana.
Per gli apocrifi che vanno sotto il suo nome, v. apocrifi, libri.