SANTA CATHARINA (A. T., 157-158)
Stato del Brasile meridionale, con una superficie di kmq. 94.998 e una popolazione di 668.743 ab. secondo il censimento del 1920, cresciuta a 1.061.100 abitanti nel 1933 (dens. 11,1). Confina a N. con lo stato di Paranȧ e a S. con quello di Rio Grande do Sul, mentre a O. il Rio Pepiryguassú, affluente dell'Uruguay, segna il confine con il territorio argentino di Misiones. La Serra do Mar, che corre all'ingrosso da N. a S. parallela alla costa atlantica, divide il territorio in due sezioni disuguali, la minore litoranea a E. e l'altipiano a O. La zona orientale è la più importante e comprende la fascia costiera, bassa e orlata di lagune, con estese pianure in parte allagabili, in cui predominano terreni silicei e argillosi e dune sabbiose verso il confine meridionale, e la regione interna, più vasta e accidentata, che risale i pendii esterni della Serra do Mar, e in cui si è fissata in gran parte la colonizzazione tedesca e italiana. Questa zona ha clima caldo di carattere tropicale, specie lungo il mare, ma la temperatura si abbassa nella regione pedemontana per effetto dell'altitudine; a Florianopolis la media annua è 20°,9, con una media di 25°,1 nel febbraio e di 16°,7 nell'agosto; a Blumenau i dati corrispondenti sono 21°,1,26°,1,16°,2. E poiché la piovosità è abbondante e ben distribuita durante tutto l'anno (per le due località sopracitate rispettivamente mm. 1025 e mm. 1466), la vegetazione è rigogliosa e possono essere praticate le coltivazioni tropicali della canna da zucchero, del riso, del caffè, ecc. I corsi d'acqua che scendono direttamente all'Atlantico sono piuttosto brevi, ma ricchi di acque: hanno però scarsa importanza come vie navigabili, perché interrotti da rapide e cascate. Ricordiamo tra di essi il rio Itajahy, che bagna Blumenau, e il rio Tubarão nella cui valle superiore si trovano miniere di carbon fossile.
L'altipiano, sviluppandosi dalla sezione più elevata della Serra, degrada verso l'Iguassú a NO. e verso l'Uruguay a O. e a S., e ha un'altitudine media variante da 1000 a 500 m.; è costituito principalmente da formazioni vulcaniche, da rocce antiche e da formazioni alluvionali lungo le rive dei fiumi, i quali nascono a breve distanza dal mare e vanno all'Iguassú, come il Rio Negro che segna il confine con lo stato di Paraná, o formano l'Uruguay come il Pelotas e il Canôas. Si tratta di una vastissima regiune, che nella parte nord-orientale più elevata è coperta di foreste di araucarie e di boschi di Herva mate (Ilex paraguayensis), che forniscono un prodotto simile al tè, mentre più a occidente predominano estesi campos adatti all'allevamento e alle colture. Il clima è poco piovoso e salubre, ma presenta notevoli oscillazioni tra l'inverno e l'estate.
Le risorse fondamentali sono costituite dai prodotti agricoli e forestali, seguiti da quelli minerarî. L'agricoltura è particolarmente sviluppata nella zona orientale, nei municipî di Blumenau, Joinville, Urussanga, Brusque, Araranguá, dove accanto ai cereali (riso, frumento, mais) e alle patate si coltivano anche la canna da zucchero, il caffè, il cotone e il tabacco; sull'altipiano le colture dei cereali si sono sviluppate recentemente attorno a Campos Novos e a Cruzeiro, ma vi rimane ancora prevalente l'allevamento del bestiame. La produzione del caffè è stata di 70.000 q. nel 1931 e di 83.000 nel 1932. Il patrimonio zootecnico comprende 614.202 bovini, 133.079 equini, 613.833 suini e 65.000 tra capre e pecore. Ragguardevole la produzione forestale (soprattutto legname di araucaria). Scarsa importanza ha tuttora la produzione mineraria, limitata all'estrazione del carbon fossile nelle miniere di Araranguá, di Urussanga e di Tubarão che forniscono in media 50.000 tonn. all'anno, ma che sono assai ostacolate dalle difficoltà dei trasporti. Anche le industrie sono assai modeste: aziende per la lavorazione del legno (segherie e fabbriche di mobili), per la preparazione del mate, della farina di manioca, zuccherifici, ecc. L'industria tessile contava nel 1928 solo 22 fabbriche, che produssero in quell'anno 4 milioni di metri di tessuti. Il commercio di esportazione è diretto verso l'Argentina e l'Uruguay, che comprano quasi tutto il mate e il legname esportati, mentre l'imporiazione di macchine agricole e di manufatti in genere proviene in prevalenza dalla Germania, che mantiene strette relazioni con le colonie tedesche per mezzo di regolari linee di navigazione, le quali toccano i porti di São Francisco, di Florianopolis e di Laguna. Le comunicazioni sono scarse: oltre alla ferrovia di São Paulo-Rio Grande, che attraversa l'altipiano tra Porto União e Marcellino Ramos, vi sono la linea da S. Francisco a Porto União, quella da Blumenau a Lages, e quella da Laguna a Araranguará, con varie diramazioni; in complesso km. 1200 di ferrovie. La popolazione è più densa nella zona orientale, dove si trovano pure i maggiori centri abitati. Oltre Florianopolis, capitale dello stato, Blumenau e Joinville, i municipî più popolati sono Araranguá, Lages, Tubarão, Itajahy e Palhoça, che contano più di 30.000 ab. ciascuno.
Le colonie straniere più importanti sono quella tedesca e quella italiana. La prima secondo i calcoli tedeschi sarebbe di 120.000 anime, ma il censimento federale del 1920 considerò come cittadini tedeschi appena 10.758 individui: così gl'Italiani risultarono soltanto 8062, mentre il computo consolare del 1927 li fa ascendere a 70.000. Gl'Italiani sono raggruppati in due zone principali: 4700 vennero censiti nella regione costiera meridionale, nei municipî di Tubarão, Urussanga, Orleans e Araranguará e 2200 nella parte nord attorno a Blumenau, mentre il resto vive nella capitale o nella zona colonizzata dell'altipiano lungo la ferrovia São-Paulo-Rio Grande. Gl'Italiani per il 90% sono agricoltori-proprietarî e il resto comprende gli addetti ai commerci e ai trasporti, ai mestieri di sarto, calzolaio, ecc., e un piccolo numero di professionisti. Vi sono 58 scuole con 2340 alunni ai quali viene insegnata la lingua italiana.
Storia. - Il territorio dell'odierno stato di Santa Catharina faceva parte della "capitaneria" di Santo Amaro, concessa dal re Giovanni III di Portogallo a Lopes de Souza nel 1534; ma la colonizzazione non fu nemmeno iniziata. Tuttavia, nel 1624 nell'isola di Santa Catharina fioriva una missione gesuitica, e in quell'isola vennero a stabilirsi nel 1651 i "paulisti" Francisco Dias Velho Monteiro e Luiz Tinoco, mentre nel 1656 Domingos Peixoto de Brito fondava Laguna. Così il territorio cominciò a popolarsi, tanto che nel 1739 fu creata la capitaneria di Santa Catharina, con capitale Nossa Senhora do Desterro. Ma nel 1762 e nel 1777 il governatore di Buenos Aires, P. de Cevallos, poi primo viceré del Plata, s'impadroniva del forte di Santa Catharina, che fu restituito definitivamente al Portogallo nel 1777 con la pace di San Ildefonso. Il territorio di Santa Catharina fece quindi parte della capitaneria di São Paulo, sino al 1821, quando fu costituita in provincia a sé; e divenne stato nel 1889 dopo la detronizzazione di Don Pedro II.