EUSTOCHIO (Iulia Eustochium), santa
Nata a Roma nel 368, morta a Betlemme alla fine del 418 o al principio del 419. Figlia della nobile Paola, vedova del senatore Tossozio (v. paola, santa), fece parte del cenacolo femminile raccolto nella casa di Marcella sull'Aventino, del quale S. Girolamo, dopo la sua venuta a Roma (383), assunse la direzione spirituale. Espertissima nelle lingue classiche, apprese anche l'ebraica, aiutò san Girolamo nella trascrizione di codici biblici e fu da lui sempre considerata come discepola prediletta. Quando nel 384 E. fece voto di perpetua castità, Girolamo le indirizzò quella lettera De custodia virginitatis (Ep. XXII, in Patrol. lat., XXII, coll. 394-425) che è forse il capolavoro della letteratura ascetica cristiana. Nel 386 E. e la madre raggiunsero ad Antiochia S. Girolamo, partito da pochi mesi, e con lui si recarono a Betlemme, dove costituirono un cenobio che, nelle sue sezioni femminili, fu diretto da Paola. Colà E. rimase fino alla morte dedicandosi allo studio della Sacra Scrittura, alle pratiche ascetiche e alle cure del monastero, del quale, dopo la morte di Paola (404), ebbe la direzione. La Chiesa la commemora il 28 settembre.
Bibl.: Oltre agli Acta SS., settembre, VII, pp. 589-603, v. F. Cavallera, Saint-Jérôme, Lovanio 1922, passim.