VERONICA Giuliani, santa
Nata a Mercatello (Urbino) il 27 dicembre 1660, morta a Città di Castello il 9 luglio 1727. Fin dalla fanciullezza diede segni di pietà singolare, di carità verso il prossimo e di spirito di mortificazione che esercitò specialmente su sé stessa per dominare il suo carattere ostinato e facile all'ira. Benché chiesta in matrimonio da molti nobili, abbandonò il mondo e all'età di diciassette anni entrò nel monastero delle cappuccine a Città di Castello, cambiando il nome di Orsola in quello di Veronica in onore della passione del Redentore. Là esercitò varî uffici, compresi quelli di maestra delle novizie e di badessa. Giunta ad un profondo misticismo ebbe numerose visioni e nel 1694 ricevette nel capo l'impressione della corona di spine. Dopo una digiuno a pane e acqua di tre anni, nel venerdì santo del 1697 le apparvero le stimmate e nel cuore ebbe impressi gli strumenti della passione, della quale soffriva talmente i dolori, anche in modo visibile agli altri, da esser chiamata la "sposa del Crocefisso". Per questi suoi doni singolari fu per ordine dell'autorità ecclesiastica sottoposta a dure prove, che spesso per eccessivo zelo dei medici giunsero alla crudeltà, e alle quali si unirono le più gravi persecuzioni da parte delle sue consorelle. Ma ella seppe sopportare tutto con somma pazienza, sicché si finì per esser convinti della sua santità. Per ordine del suo confessore scrisse la propria vita. Morì come aveva predetto colpita da apoplessia. Esaminato attentamente il suo cadavere dai periti, fu trovato il cuore solcato dai segni degli strumenti della passione in perfetta conformità col modello da lei delineato molti anni prima. Fu beatificata da Pio VII nel 1804 e canonizzata da Gregorio XVI nel 1839. La sua festa cade il 9 luglio.