SANTACROCE (anche Croce), Filippo, detto Pippo
Scultore in legno, nato a Urbino, morto a Genova nel 1609. Apprezzato da Filippino Doria, fu da lui mandato a Roma ad apprendere l'arte nello studio dell'antico, e poi chiamato a Genova, dove i Doria lo protessero sempre. Celebrato per i suoi intagli minutissimi in legni duri (i Dodici Cesari su altrettanti noccioli di susina; la Passione di Cristo, intera, in un nocciolo solo, ecc.), in pietre dure, corallo, avorio. Nel 1590 intagliò in corallo Cristo e la Maddalena per il principe Doria, per il quale aveva scolpito (1583) varie figure da presepio. Fu abilissimo anche nel comune intaglio ad ornati e figure; scolpì casse processionali (quella di S. Ambrogio per l'oratorio di Voltri, ora nella chiesa omonima, ecc.); la poppa della galea capitana del Comune di Genova; nel 1571 i due fanali poppieri per la galea che Gio. Andrea Doria comandò alla battaglia di Lepanto.
I suoi cinque figli, Matteo, Giulio, Scipione, Luca Antonio e Agostino, nati tutti a Genova da due mogli genovesi, seguirono l'arte del padre collaborando con lui; e dal suo soprannome furono anch'essi chiamati Pippi.
Bibl.: R. Soprani, Vite dei pittori, ecc., genovesi, Genova 1674, pp. 196 segg., 303 segg.; R. Soprani, C. G. Ratti, Vite, ecc., Genova 1768-69, I. 355 segg., 425 segg. Cfr. per la restante bibliografia, M. Labò, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIX, Lipsia 1935.