ADALGISIO (Adelgisio, Adelgiso, Aldigisio), santo
Fu vescovo di Novara secondo il dittico della cattedrale e quello di S. Gaudenzio, dall'830 ca. per diciotto anni. Probabilmente di origine franca, divenuto vescovo dopo Attone, fu forse consigliere di Lotario nelle lotte contro il padre Ludovico e quindi contro i fratelli.
Il suo nome figura in vari diplomi imperiali ed in documenti privati: nel diploma imperiale, assai discusso, del 15 dic. 837 riguardante un'inchiesta sul monastero di S. Salvatore (cfr. F. Böhmer, Regesta Imperii, I, Innsbruck 1908, n. 1059); in una protesta dell'840 con cui A. si appella a Lotario I per le violenze esercitate contro la Chiesa; nel diploma del 19 febbr. 840 con cui Lotario dona l'abbazia di S. Michele in Lucedio e di S. Genuario nel comitato di Vercelli alla Chiesa di Novara (Böhmer, nn. 1065-1066). Tra l'840 e l'848 fece varie cessioni al capitolo di Novara e provvide alla divisione dei beni vescovili e dei beni capitolari. Appare anche in un documento dell'841 per cui riceve ex banno i beni di un certo Adalardo; nel decreto dell'842 di Agilulfo arcivescovo di Milano, per l'erezione del convento dei SS. Faustino e Giovita (L.A. Muratori, Antiquitates Italicae Medi Aevi, V, Mediolani 1741, col. 986); nell'atto del 30 genn. 848 con cui assegna a canonici di S. Gaudenzio i propri beni patrimoniali in Cesto (Historiae Patriae Monumenta, Chartae, I, Augustae Taurinorum 1836, coll. 45-46).
Morì nell'849-850 e fu sepolto in S. Gaudenzio fuori le Mura, donde il 22 ott. 1553 fu traslato a causa della demolizione della chiesa e portato in S. Vincenzo in Novara. Venne innalzato agli onori degli altari (festa il 6 ottobre).
I canonici della Matrice di Novara usarono per lungo tempo pregare per la sua anima, come dimostra un documento del 25 dic. 1008, con il quale il vescovo di Novara, Pietro III, si informava delle pratiche religiose dei canonici e apprendeva che veniva celebrato un refettorio annuo durante la quaresima in memoria di Adalgisio.
Fonti e Bibl.: Acta Sanctorum Octobris, III, Antverpiae 1770, pp. 945-947;C. Bescapè. Novaria seu de ecclesia Novariensi, Novariae 1612, pp. 277-287; F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra, IV, Venetiis 1719, coll. 689-690; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia, XIV, Venezia 1858, p. 449; F. Savio, Gli antichi vescovi d'Italia. Il Piemonte, Torino 1899, pp. 240, 255,262; F. Cognasso, Novara nella sua storia, in Novara e il suo territ., Novara 1952, pp. 58, 62, 63; Dict. d'Hist. a de Géogr. Eccles.,I, col. 456.