ALBANO, Santo
Martire della Britannia (III-IV secolo?). Beda, attingendo a Gilda, scrittore non molto attendibile, il quale fa credere a una vasta persecuzione sotto Diocleziano anche in Britannia, dove invece Costanzo Cloro mostrò grande mitezza (cfr. Eusebio, Storia Eccles., VIII, 13: per quanto Eusebio abbia potuto voler adulare, lodandone il padre, Costantino) racconta che Albano, nato a Verulamium (St. Albans, nel Hertfordshire), sarebbe stato martirizzato, dopo aver ricevuto il battesimo da un chierico rifugiatosi in casa sua, essendosi presentato ai giudici invece di quello. Il racconto fu più tardi ampliato: nella vita di S. Germano d'Auxerre fu introdotto il racconto di una visita alla tomba di Albano. Ad ogni modo, il suo culto esisteva già nel V secolo (Venanzio Fortunato, VIII, 3, 155) e, nella città che porta il suo nome, Offa re di Mercia costruì un monastero, al cui abate papa Adriano IV conferì certi privilegi.
Bibl.: Meyer, in Abhandlungen der k. Gesellschaft der Wissenschaften, Gottinga 1904, n. s., VIII; P. Allard, Histoire des persécutions, IV, Parigi 1903, p. 41; Bibliotheca hagiographica latina, I, Bruxelles 1899, p. 34 segg.; Supplementum, 2ª ed., ivi 1911, p. 11.