ANSELMO d'Aosta, Santo.
Dottore della Chiesa e arcivescovo di Canterbury, nacque ad Aosta intorno al 1033-1034 da famiglia benestante. Educato nell'Italia settentrionale, A. giunse in Normandia poco prima del 1060. Dopo qualche tempo entrò nel monastero di Le Bec-Hellouin, dove studiò con Lanfranco di Pavia. Qui divenne priore nel 1063 e abate nel 1078, prima di succedere a Lanfranco nella carica di arcivescovo di Canterbury (dal 1093 al 1109, anno della sua morte). Già autore di opere filosofiche e devozionali (Southern, 1963), continuò l'attività di scrittore anche da arcivescovo: il Cur deus homo fu ultimato nel 1098.Demolito il coro della cattedrale di Canterbury, edificato da Lanfranco, A. promosse l'attuazione di un progetto ambizioso che prevedeva la costruzione di una nuova chiesa (consacrata nel 1130) e della cripta (Southern, 1963). La chiesa superiore venne distrutta nel 1174, ma una sua dettagliata descrizione è contenuta nel Tractatus de combustione et reparatione Cantuariensis ecclesiae di Gervasio di Canterbury. Tutta la decorazione - la pavimentazione, le vetrate, gli affreschi della chiesa superiore, oggi perduti (Guglielmo di Malmesbury, Gesta Pontificum), e i capitelli zoomorfi della cripta, ancora in situ (Zarnecki, 1951) - venne eseguita dopo la morte di Anselmo. Un ritratto di A. è contenuto nell'iniziale di apertura di una copia normanna, a lui contemporanea, del suo Monologion (Rouen, Bibl. Mun., 539, c. 59r). Una serie di iniziali che illustrano il testo delle Orationes di A. si conserva in tre manoscritti della metà del sec. 12°: Oxford, Bodl. Lib., Auct. D.2.6; Admont, Stiftsbibl., 289 e Verdun, Bibl. Mun., 70 (Pächt, 1956; Kauffmann, 1978). È però questione ancora dibattuta se tale ciclo derivi da un originale anselmiano, come ritiene Pächt, o sia da porre in relazione alla proposta di canonizzazione del 1163 (Southern, 1963).
Bibl.: Fonti. - Eadmer, Vita Anselmi, a cura di R. W. Southern, Oxford 19722 (London 1962); Guglielmo di Malmesbury, Gesta Pontificum, a cura di N.E.S.A. Hamilton, in Rer. Brit. MAe. SS, LII, 1870; Gervasio di Canterbury, Tractatus de combustione et reparatione Cantuariensis ecclesiae, in The Historical Works of Gervase of Canterbury, a cura di W. Stubbs, ivi, LXXIII, 1879.Letteratura critica. - G. Zarnecki, English Romanesque Sculpture 1066-1140, London 1951; O. Pächt, The illustrations of St. Anselm's prayers and meditations, JWCI 19, 1956, pp. 68-83; R. W. Southern, St. Anselm and his Biographer, Cambridge 1963; C. M. Kauffmann, Romanesque Manuscripts 1066-1190 (A Survey of Manuscripts Illuminated in the British Isles, 3), London 1978.