ERASMO, Santo (diventato Sant'Elmo attraverso le forme dialettali Èramo, Ermo)
La sua leggenda asserisce che E. fu vescovo in Siria alla fine del sec. III, e che durante la persecuzione di Diocleziano, fu orrendamente torturato. Trasportato da un angelo in Italia sulle sponde del lago Lucrino, fu sottoposto a nuova tortura, e, condotto a Formia, morì, per le ferite ricevute, nel 303. In realtà E. è un santo locale di Formia e probabilmente il suo culto - diffusissimo anche fuori d'Italia - risale al sec. IX, quando le sue reliquie da Formia, distrutta dai Saraceni, furono trasportate (842) a Gaeta. Secondo la leggenda E. ebbe dai persecutori gl'intestini estratti e girati intorno a un argano: il supplizio orribile fa sì che egli sia invocato come protettore dai tornitori e contro tutti i mali viscerali, nonché dalle partorienti. È commemorato nel Martirologio romano il 2 giugno. A Napoli, che conserva il ricordo del santo nel nome del suo castello (Castel S. Elmo), E. è protettore dei marinai. In molti luoghi d'Europa le faville elettriche che durante le tempeste coronano l'alberatura delle navi sono dette fuochi di S. Elmo (v.). Con lo stesso nome di S. Elmo (v.) è comunemente indicato anche il beato domenicano Pietro González.
Bibl.: Acta Sanctorum, Giugno, I, Anvrsa 1695, pp. 211-219; Bibliotheca Hagiographica latina, I, Bruxelles 1898-1899, pp. 288-289; supplemento, Bruxelles 1911, p. 108; Analecta Bollandiana, XLII (1924), p. 354.