ERMENEGILDO, Santo
, Figlio del re visigoto Leovigildo e della sua prima moglie Rechilda, associato al trono da suo padre, insieme a suo fratello Recaredo; pare che avesse la sua corte a Siviglia. Sposato a Ingunda, figlia del re di Austrasia Sigiberto, nel 579 circa, spinto dalle esortazioni di sua moglie e dell'arcivescovo di Siviglia S. Leandro, abbracciò il cattolicesimo e, mettendosi a capo del partito cattolico, si pose contro suo padre, fervente ariano, che lo assediò a Siviglia nel 583. L'assedio durò quasi due anni fino a che, esaurite tutte le sue forze, E. non si mosse a chiedere in persona l'aiuto degl'imperiali, e allora il padre, credendo fuggito suo figlio, prese d'assalto la città. Intanto, avendo i Bizantini negato gli aiuti chiesti da E., questo principe si rifugiò a Cordova e lì fu fatto prigioniero da suo padre, che lo mandò in esilio a Valenza. Trasferito a Tarragona, fu decapitato il 13 aprile 585, per essersi rifiutato di ricevere la comunione dalle mani di un vescovo ariano. Altri autori sostengono, invece, essere egli stato decapitato in Siviglia.
Fu canonizzato da Sisto V.