Giuseppe (Giuseppo), santo
Nella tenzone con Forese Donati (Rime LXXVII 11) si parla di Giuseppo, sposo di Maria, per rilevare che questi non era padre, nel vero senso della parola, di Gesù Cristo. In Pg XV 91 ss. si allude a s. G. con la citazione della domanda di Maria a Gesù fanciullo nel tempio di Gerusalemme (Luc. 2, 48).
Si tratta di un esempio di mansuetudine, dato da Maria, non da G.; per un lettore moderno è strana l'assenza del nome di G. fra i molti santi incontrati nel Paradiso o comunque ricordati nelle diverse opere dantesche; essa si spiega con il fatto che il culto di G. in Occidente si diffuse in modo particolare in un periodo successivo (dal sec. XV in poi).