Giusto, santo
Il santo è invocato in Detto 466 (in rima equivoca con l'aggettivo giusto): Ma, fè che do a San Giusto ! / seminati son chiari / i buon' amici chiari.
Il passo sembra recare memoria di questo del Roman de la Rose: " Mais mout est po de teus amanz, / Si m'aïst Deus e sainz Amanz, / Come je crei certainement " (vv. 14145-47), non solo per l'aequivocatio in rima del nome del santo con l'aggettivo omonimo (per cui cfr. anche Rose 14737-38), ma anche per l'analogia del contesto che esprime in entrambi i casi una nozione restrittiva, rispettivamente dell'amore e dell'amicizia (e cfr. l'identità dell'avvio: Ma... / " Mais "...).
Per la forma dell'invocazione, cfr. per la fè ched i' do a San Germano (Fiore CLIX 11).