ILARIONE, santo
, La Vita Hilarionis scritta da S. Girolamo dipinge I. come l'istitutore dell'anacoretismo in Palestina. Ma lo scritto di Girolamo, nostra fonte presso che unica (in Patrol. Lat., XXIII, coll. 29-54; cfr. anche Sozomeno, Hist. eccles., V, 15), ha valore quasi esclusivamente edificativo, e poco valore storico. Secondo Girolamo, I. sarebbe nato a Tabatha (Palestina) da genitori pagani; mandato a studiare ad Alessandria, divenne cristiano, e all'età di 15 anni, attirato dalla fama di S. Antonio, andò a vivere con lui nel deserto. Dopo qualche tempo ritornò in Palestina, distribuì ogni suo avere ai poveri e si ritirò a far vita eremitica nel deserto di Maiuma presso Gaza. Nel 329 si erano già raccolti attorno a lui numerosi discepoli, ma il continuo accorrere di gente gl'impediva di vivere da solitario, perciò nel 360 tornò in Egitto, dimorando prima a Bruchio presso Alessandria e poi in un'oasi della Libia. Di là passò in Sicilia e si ritirò nel promontorio di Pachino (Capo Passero), dove fu raggiunto dal suo discepolo Esichio, col quale si recò poi a Epitauro in Dalmazia. Finalmente, andato a Cipro, prese dimora nell'interno dell'isola e vi morì nel 371. La sua festa si celebra il 21 ottobre.
Bibl.: Acta Sanctorum, ottobre IX, pp. 16-59; W. Israel, Die Vita S. Hilarionis des Hieronymus, in Zeitschrift für wiss. Theol., XXIII (1880), p. 129 segg.; O. Zöckler, Hilarion von Gaza, eine Rettung, in Neue Jahrbücher für deutsche Theol., III (1894), p. 147 segg.