MARCELLINO papa, santo
Fu eletto vescovo di Roma (296) come successore di Caio. Non bene accertato il suo atteggiamento di fronte alla persecuzione dioclezianea; morì il 24 ottobre 304.
Durante tutto il sec. IV la memoria di M. fu bistrattata negli ambienti donatistici africani come quella di un "traditore". Si giunse anche ad accusare M. di aver bruciato incenso sulle are pagane. Nei cataloghi romani del sec. V e VI - come del resto in altri documenti - il nome di M. è omesso, mentre si trova nel Catalogo Liberiano più antico. Negli atti del falso sinodo di Sinuessa e nella biografia di M. nel Liber Pontificalis è ricordata la presunta "tradizione" di M., ma è anche affermata la sua riabilitazione che sarebbe avvenuta davanti a un numeroso concilio, secondo il primo documento; in seguito a martirio, secondo l'altro documento, certamente anteriore.
Bibl.: Liber Pontificalis, ed. L. Duchesne, I, Parigi 1886, pp. lxxiii-lxxiv, xciv, 162-164; L. Duchesne, Storia della Chiesa antica, II, Roma 1911, pp. 58-60; E. Caspar, Geschichte des Papsttums, Tubinga 1930, p. 97 segg.; E. Amann, in Dictionnaire de théologie catholique, IX, coll. 1991-93.