Senatore romano (m. 409), cugino di s. Marcella, discepolo di s. Girolamo. Mortagli nel 397 la moglie (Paolina figlia di s. Paola), vestì l'abito monastico (continuando le sue mansioni senatorie) e si dedicò a opere di beneficenza: il suo nome è infatti legato all'istituzione (398) dello xenodochio di Porto (presso Ostia) e alla fondazione della basilica sull'antico titolo di Bizante al Celio (titulus Pammachii). Il suo nome ricorre spesso nell'epistolario di s. Girolamo, che P. sollecitò perché traducesse il Περί ἀρχῶν ("Sui principî") di Origene e intervenisse nella questione di Gioviniano (contro il quale però non condivise la violenta reazione di Girolamo). Festa, nel Martirologio romano, 30 agosto.