PATRIZIO, santo
, Apostolo dell'Irlanda. Gli elementi più certi della sua vita si ricavano da due suoi scritti latini, chiamati complessivamente i "Libri di San Patrizio", e cioè la Confessio, specie di autobiografia in cui ricorda, contro taluni detrattori, la via attraverso la quale Dio lo ha guidato all'apostolato d'Irlanda, e la Epistola ad Coroticum, re bretone di Strathclyde, in cui deplora le violenze commesse dai soldati di quel re, in un'incursione sulle coste irlandesi, contro le comunità cristiane dell'isola. P. nacque nella Britannia dal diacono Calpurnio che possedeva un poderetto a Bannaven Taberniae, località non identificata. A 16 anni fu condotto schiavo in Irlanda, dove stette per 6 anni a pascer le mandre. Fuggì due volte e rientrò in famiglia, dove, in contrasto con i consigli di questa, intese chiara la voce che lo invitava all'apostolato in Irlanda. Prima di recarvisi andò in Gallia presso Germano di Auxerre che lo iniziò alla vita e alla cultura ecclesiastica, poi in alcune isole del Tirreno settentrionale, e finalmente sbarcò in Irlanda nel 432. Il cristianesimo era già stato introdotto nell'isola da Palladio inviato dal papa Celestino, ma l'isola era per la massima parte pagana. P., ordinato vescovo, si dedicò a un apostolato intensissimo, battezzando, visitando tutta la contrada, e operando specialmente nell'Ulster, nel Meath e nel Connaught. La morte lo colse nel 461.
La leggenda naturalmente ne sa molto di più. Egli sarebbe nato ad Ail Cluade (Dumbarton) e avrebbe compiuto prodigi fin dalla prima infanzia. A 30 anni ebbe la vocazione all'apostolato, per altri 30 studiò presso Germano e a 60 anni iniziò la sua missione in Irlanda. Cominciò con dirigersi a Tara, sede del re supremo d'Irlanda Loegaire, davanti al quale compì, in concorrenza con i druidi, grandiosi prodigi, che tuttavia non convertirono il re. Poi si recò nel Connaught dove convertì le due figlie di Loegaire, e passò 40 giorni in digiuno sulla montagna detta Croaghpatrick. Di lì tornò nel Leinster e poi si diresse nel Munster dove, a Cashel, battezzò il re Oengus. Infine salì nell'Ulster, dove fondò la sede primaziale di Armagh. Morì a Saul il 17 marzo 493, in età di 120 anni. Poiché il possesso del suo corpo era conteso, due buoi aggiogati e senza guida fissarono, fermandosi a Down Patrick, il luogo di sua sepoltura.
A S. P. è attribuita anche una preghiera in gaelico detta Fâed Fiada "Grido del daino", chiamata anche Lorica in quanto è come una difesa che, con le sue invocazioni possenti, protegge il santo contro le insidie dei nemici.
Bibl.: J. B. Bury, The life of St Patrick and his place in history, Londra 1905; per la leggenda, The tripartite life of Patrick, a cura di W. Stokes, Londra 1887; E. Hogan, Documenta de S. Patricio Hibernorum apostolo ex Libro Armachano, in Analecta Bollandiana, I (1882), pp. 531-585; II (1883), pp. 57-116; G. Dottin, Les livres de Saint Patrice, Parigi s. a.; S. Czarnowski, Le culte des héros et ses conditions sociales: Saint Patrick héros national de l'Irlande, Parigi 1914; Th. Concannon, St Patrick, Dublino 1929.