SABA, santo
Di questo nome furono varî santi nella chiesa orientale, ma il più celebre è S. Saba anacoreta. Nacque a Mutalasca presso Cesarea di Cappadocia nel 439; all'età di 8 anni entrò nell'ordine basiliano, e nel 456 si recò in Palestina menandovi vita solitaria sotto la direzione di S. Teotisto e poi di S. Eutimio. Nel 483 fondò una laura nella valle del Cedron presso Gerusalemme, ancora esistente col nome di Mar Saba, e successivamente eresse altri 6 monasteri in Palestina, uno dei quali a Teqoa (Theme), dove dimorò per qualche tempo per sfuggire alle persecuzioni dei suoi monaci di Mar Saba. Per desiderio di questi stessi, che volevano per abate un sacerdote, il patriarca di Gerusalemme Sallustio ordinò prete Saba nel 491, e tre anni dopo lo nominò archimandrita di tutte le laure palestinesi. È molto incerto se gli si possa attribuire la composizione del Typikon S. Sabae, specie di annuario liturgico, e delle Regole che vanno sotto il suo nome. Grande oppositore dei monofisiti e degli origenisti, S. in difesa dell'ortodossia si recò a Costantinopoli presso gl'imperatori Anastasio, nel 511, e Giustiniano I, nel 531. Morì nel 532 nella laura di Mar Saba; si crede che il suo corpo fosse più tardi trafugato dai Veneziani. I monaci greci nel sec. VII gli eressero una chiesa in Roma.