Volto, Santo
Crocifisso in legno, dell'alto Medioevo, " in stile bizantino, con Cristo in ebano, in larga tunica " (Toynbee), che la leggenda attribuisce a Nicodemo e vuole portato, su un battello senza rematori, da un porto della Terra Santa al porto di Luni. Si trova nella navatella sinistra del duomo di Lucca (v.), entro un tempietto ottagono. Oggetto di profonda venerazione, fu riprodotto fin dal sec. XIII sulle monete lucchesi. La sua fama era molto diffusa, anche in Francia (Foerster) ove si giungeva a giurare per esso: " Le volt de Luche en a jaré ".
D. ricorda il V. santo in If XXI 48, ove i diavoli impongono al lucchese Bonturo Dati di non uscir fuori dalla pece bollente, ricordandogli che qui non ha loco il Santo Volto! qui si nuota altrimenti che nel Serchio! Il Lana chiosa: " hanno in costume li Lucchisi, quando abisogna loro aiturio, dixeno: ‛ oi Santo Volto, or m'aida '; sì che vegiendo gli demunii che al peccadore besognava aiturio... sì gli dixeano ‛ qui non ha logo lo Santo Volto ', quasi a dire: ‛ stu chiami aiturio, no l'averai ! ' ".
La frase sarcastica può genericamente intendersi nel senso che i diavoli ricordano al dannato che egli non è a Lucca. Oppure si può vedere con il Barbi (Problemi I 212) un'intenzione, oltreché sarcastica, sacrilega, nella frase dei demoni, " qui non si fa l'ostensione del Santo Volto, qui non si mette fuori il viso ".
Secondo il Bassermann (Orme 137) lo scherno dei demoni ha un duplice riferimento, al V. santo dal quale il dannato non può sperare aiuto (la gran parte dei commentatori antichi intende in questo senso), e al denaro sul quale era incisa la sacra immagine e che non lo affrancherà dalla giustizia divina.
Si può anche pensare a un irriverente paragone tra la figura nera, allampanata, del dannato che emerge dalla pece e il crocifisso (Ronchetti, e Guerri citato dal Mattalia). Ancora, che convolto del v. 46 stia a significare che Bonturo mostra la schiena piegata ad arco, e quindi il sarcasmo dei diavoli prenda spunto da questo atteggiamento quasi di persona genuflessa e curva in atto di preghiera (Blanc, citato dal Sapegno); l'aria supplichevole e invocatrice, che suscita la reazione dei diavoli, potrebbe però rivelarsi anche dagli atti e dal volto del dannato (Ronchetti).
Bibl. - F. Ronchetti, Note dantesche. Qui non à luogo il santo Volto (Inf., XXI 48), in " Fanfulla della Domenica " 20 ottobre 1901 (recens. di G.A. Venturi, in " Bull. " IX [1901-1902] 202); W. Foerster, Le saint Vou de Luques, altfranzösisches Gedicht des XIII Jahrh., mit einer Untersuchung über die Spielmannslegende, in " Romanische Forschungen " XXIII (1907) 1-56 (recens. di E.G. Parodi, in " Bull. " XVIII [1911] 141-142).