SANVITALE
Di questa storica famiglia parmense, imparentata con i più illustri casati italiani, l'Affò, il Litta e il Ronchini ricordano come capostipite Ugo, vivente nel 1122. Dai documenti pubblicati dal Drei risulta però che la famiglia Sanvitale era già in notevole grado di potenza fin dalla metà del sec. XI. Appare pertanto attendibile il Sansovino quando afferma che i Sanvitale erano già nobili in Parma fin dalla prima metà del secolo precedente. La loro potenza si consolida durante il periodo comunale, soprattutto al principio del sec. XIII, quando Guarino di Anselmo sposa una Fieschi, sorella di Sinibaldo, canonico della cattedrale di Parma, che, innalzato al pontificato, col nome di Innocenzo IV, favorì moltissimo la famiglia Sanvitale. Da quest'epoca, sino ai giorni nostri, i Sanvitale occupano un posto di primo ordine nella storia parmense. Con Maria Luigia d'Austria, ex-imperatrice francese e duchessa di Parma, essi anzi si uniscono in parentela, poiché un Sanvitale ne sposò la figlia Albertina.
Verso la fine del Trecento la famiglia si divise nei tre rami principali: quello di Parma, quello di Fontanellato tuttora esistente, e quello di Sala e Colorno. Quest'ultimo ramo fu spento da Ranuccio I Farnese nel 1612 per aver preso parte alla famosa congiura contro il duca. Si è poi costituita, alla fine del sec. XIX, la linea Sanvitale-Simonetta, della quale va ricordato il conte Luigi, buon cultore delle lettere (1859-1917).
Bibl.: F. Sansovino, Delle origini e dei fatti delle famiglie illustri d'Italia, Venezia 1609; I. Affò, Storia di Parma, II, p. 222, e III e IV, passim; P. Litta, Famiglie celebri d'italia, Milano 1819; G. B. Janelli, Dizionario biografico de' parmigiani illustri, pp. 372-406 e Appendice, p. 166 e segg.; G. Drei, Le carte degli archivi parmensi dei secoli X-XI, in Archivio storico parmense, n. s., XXII bis-XXVIII; I. Bocchialini, Luigi S. poeta, Parma 1924; E. Grassi, Fontanellato, La famiglia e la rocca Sanvitale..., Noceto 1932; Enciclopedia storico nobiliare italiana, Milano 1932, VI.
Sulla famiglia S. e sui suoi privilegi v. il ms. parm. n. 1193 della Palatina, e le aggiunte del Ronchini al Litta, ancora inedite, che si conservano nell'Archivio Sanvitale.