SÃO FRANCISCO (A. T., 155-156)
FRANCISCO È uno dei maggiori fiumi del Brasile e dell'America Meridionale: il suo corso ha uno sviluppo di 2920 km. e il bacino misura 698.500 kmq., cioè una superficie superiore al doppio di quella dell'Italia.
Nasce a 750 m. s. m., nella Serra da Canastra, dove questa si unisce alla Serra das Vertentes, la quale divide il bacino del São Francisco da quello del Rio Paraná, e discende dapprima verso N. assai rapidamente in una valle piuttosto stretta e profonda, con numerosi salti che si susseguono fino alla doppia cascata di Pirapora, dove ha fine il corso superiore. In questa sezione il fiume sulla sinistra è seguito da vicino dalle Serre Matta da Corda, da Saudade e Negra, mentre sulla destra è ingrossato dal Rio Paraopeba e dal Rio das Velhas, che, pur riunendosi al São Francisco a 35 km. a valle di Pirapora, viene considerato un ramo sorgentifero e si presenta assai simile, per regime, portata e lunghezza al fiume maggiore.
Da Pirapora a Joazeiro si svolge il corso medio diretto da S. a N. fino a raggiungere il 10° parallelo, per piegare quindi verso ENE.; la valle si allarga e il fiume ampio e maestoso è navigabile per circa 1500 km. Gli affluenti di destra sono meno importanti perché la Serra do Espinhaço e la Chapada Diamantina serrano sempre da vicino il fiume; basti ricordare il Rio Verde Grande che scende da Montes Claros, il Paramirim e il Jacaré. Sulla sinistra invece lo spartiacque si allontana verso O. e perciò presentano uno sviluppo maggiore il rio Paracatú, lungo circa 500 km., che attraversa una valle ricca di grassi pascoli dove possona sostare le mandrie di buoi provenienti dal Mato Grosso e dal Goyaz; il Carinhanha che segna il confine tra lo stato di Minas e quello di Bahia; il Rio Corrente e il Rio Grande, lungo come il Paracatú ma molto meno ricco di acque perché il suo bacino è già compreso nella zona semiarida del NE.
A Joazeiro comincia il corso inferiore, lungo circa 500 km. e diviso in due parti assai differenti. Nella prima, tra Joazeiro (metri 174 s. m.) e Piranhas (m. 18), il fiume, su un percorso di oltre 200 km., scende di circa 160 m., scorrendo in un letto ristretto e accidentato da rapide e cascate, di cui la più importante è la celebre cascata di Paulo Affonso, formata di tre salti successivi che in complesso misurano 84 metri di altezza: il fiume, chiuso tra due immense muraglie di rocce, si precipita con grande fragore, sollevando colonne di acqua polverizzata che accrescono lo splendore del grandioso spettacolo. Dopo Piranhas il letto si allarga e le acque si distendono tra rive basse coperte di fitta vegetazione tropicale e il fiume, disseminato di isolotti, diventa ancora navigabile fino al mare per circa 250 km.: vi si trovano i due porti di Piranhas e di Penedo. La foce è formata da due bracci che, a causa di barre sabbiose, hanno una profondità, ad acque basse, di appena tre metri e sono accessibili pertanto solo a piccoli piroscafi.
Il regime del São Francisco è poco costante perché il bacino in gran parte ha un clima semiarido con piovosità scarsa: in conseguenza la portata del fiume, che in media è valutata pari a 1000 mc., presenta forte oscillazione tra il periodo delle piogge e la stagione asciutta. Le piene hanno luogo in marzo e aprile e le magre seguono di un mese o due il periodo asciutto.
Considerando nel suo complesso il corso del São Francisco, si nota che nella sezione più lunga, tra la sorgente e Joazeiro, il fiume scorre da S. a N. in una valle longitudinale analoga a quella degli affluenti di destra del Rio delle Amazzoni, mentre nella più breve sezione da Joazeiro alla foce la sua valle, che presenta la direzione da NO. a ESE., appare coordinata all'andamento trasversale proprio della rete idrografica del NE. brasiliano: si può ritenere quindi che il corso attuale si sia formato in due periodi geologici successivi e in diverse condizioni di pendenza e di sviluppo, ed in particolare che la sezione inferiore si sia aperta durante il periodo di sollevamento terziario del NE. brasiliano; le grandi cascate di Paulo Affonso si trovano appunto là dove il fiume attraversa questa zona di sollevamento.