sapiente
Ricorre solo nel Convivio, con il significato di " dotato di sapienza ", in rapporto alla definizione di filosofia: III XI 5 Pittagora, domandato se egli si reputava sapiente, negò a sé questo vocabulo, e disse sé essere non sapiente, ma amatore di sapienza... cioè ‛ filosofo '; altro esempio nello stesso paragrafo; cfr. anche il § 4, sempre come predicativo, e IV XXX 5.