Satavahana
Dinastia dell’India centrale, le cui origini si fanno risalire a Simuka (ca. 200 a.C.), governatore a Pratisthana (presso l’od. Aurangabad in Maharashtra) sotto i maurya, il quale avrebbe approfittato del declino dell’impero per affermare un dominio autonomo. Con il re Satakarni (50 a.C. ca.) iniziarono guerre di espansione a est contro i Kharavela del Kalinga, a sud fino al fiume Godavari, e a nord nel Malwa, dove i S. subirono poi l’avanzata dello kshatrapa Nahapana. Nel 1° sec. d.C. Gautamiputra Satakarni riconquistò i territori perduti e si spinse fino alla costa occidentale (od. Gujarat), regione di transito dei ricchi commerci con l’Egitto romano. Sotto il figlio Vasishthiputra Pulumavi (il Siro Polemaios delle fonti greche, 106-130 ca.) il regno si estendeva dai Monti Vindhya al Deccan meridionale, e dalla costa occidentale a quella orientale (dove i S. erano anche chiamati Andhra). La potenza dei S. declinò nel 3° sec.: alla disgregazione interna corrispose una serie di sconfitte militari che portarono all’ascesa di nuove dinastie del Deccan, tra cui i Vakataka e i Kalachuri a nord, e gli Ikshvaku e i Pallava a sud.