satollo
In Pg XXIV 122 " Ricordivi ", dicea, " d'i maladetti / nei nuvoli formati, che, satolli, / Tesëo combatter co' doppi petti... ", in relazione alla fonte possibile di D. (Ovid. Met. XII 219-221) più probabilmente vale " sazio di vino ", ma alcuni commentatori intendono " sazi di vino e di cibo " (" satiati et inebriati ", Serravalle). La voce, che proviene dal secondo albero di frutta (sesta cornice), recita tra gli esempi di golosità punita quello dei centauri ebbri alle nozze di Piritoo e sconfitti da Teseo.
S. è usato in senso proprio ma nel traslato ‛ venirsene s. ', " essere soddisfatto ", unitamente a pan de li angeli, cioè (secondo un'espressione biblica), la sapienza di cui si nutrono le Intelligenze celesti: Voialtri pochi che drizzaste il collo / per tempo al pan de li angeli, del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo (Pd II 12), " idest, non ad satietatem, quia non quietatur animus humanus in ista vita " (Benvenuto).