SAVA (A. T., 77-78)
Uno dei maggiori affiuenti di destra del Danubio, che nasce alla Sella di Rateče a m. 850, fra le Caravanche e le Alpi Giulie, e confluisce nel Danubio a Belgrado (m. 79), dopo un corso di km. 712 da NO. a SE., attraverso la Slovenia, la Croazia e la Slavonia. La superficie totale del suo bacino imbrifero, fra le Alpi Orientali, gli altipiani delle Dinariche e i rilievi della Slavonia, è di kmq. 90.000.
Il ramo sorgentifero della Sava settentrionale ha il suo inizio ai piedi della parete settentrionale del grande massiccio del Mangart (m. 2078), e il suo corso superiore segue il limite fra la zona calcarea delle Alpi Giulie e quella scistosa delle Caravanche, lungo la Val Planina. Scende poi, con una serie di cascate, in una valle sovraescavata dai ghiacciai quaternarî con doppia serie di terrazzi, fino a Jesenice, dove la valle volge a SE., nuovamente ristretta fino al bacino (m. 413) ove terminava il suo ghiacciaio quaternario, e dove il fiume s'incassa per 80 m. nelle sue stesse alluvioni, ricevendo alla sua destra la Bohinjska Sava.
Questo ramo meridionale della Sava proviene dal massiccio calcareo del Tricorno (Triglav, m. 2863) e attraversato il Bohinjsko jezero (m. 526, prof. 45 m.) e una gola, si apre pure nella conca di Radovljica, presso il laghetto di Bled (m. 425, prof. 306 m.). Di qui la Sava scende nel bacino di Kranj (m. 350) dove s'incassa per 30 m. e riceve a sinistra la Kokra che proviene dalle Alpi di Stein (m. 2558), e a destra le due Sore. Passa poi sul lato settentrionale della Conca di Lubiana, dove le sue alluvioni sbarrano il corso della Ljubljana, proveniente da Longatico (m. 287). La città di Lubiana (m. 287) rimane circa 5 km. a sud del corso della Sava, che volge a est, tagliando la zona montuosa prealpina, nella quale si apre la via con una gola assai ristretta fra Litija e Sevnica ricevendo alla sua sinistra la Savinja, che proviene dal bacino di Celje (Cilli).
Dopo Krsko (m. 168), il fiume passa nella conca di Brežice (m. 165), accogliendo a destra la Krka, mentre a sinistra riceve la Sutla e il Krapina, per giungere finalmente a Zagabria (m. 335) ai piedi del rilievo calcareo dello Sljeme, dopo il quale esce dalla zona alpina, dividendosi in due rami che racchiudono un'isola lunga 40 km. e larga da 3 a 8.
Nel suo corso entroalpino la xava ha un regime nettamente subalpino, in rapporto all'andamento delle piogge (emunge il 60% delle precipitazioni), con due massimi primaverile e autunnale, un accentuato minimo estivo e uno assai minore invernale.
Il corso etralpino e nettamente balcanico della Sava si svolge pigro e lento con meandri (da Zagabria a Belgrado scende appena 56 metri sopra 2/3 del suo percorso totale), entro la depressione alluvionale (larga da 15 a 20 km.), steppica e cerealicola, che si apre fra le pendici orientali degli altipiani croati e bosniaci - da dove scendono i suoi maggiori affluenti - e le alture della Slavonia, dai brevi e scarsi corsi d'acqua.
Nella pianura di Zagabria, molte delle sue acque si perdono per infiltrazione nelle alluvioni, ma tornano alla luce in numerosi corsi di risorgiva (Odra). A Sisak (m. 99) riceve alla sua destra la Kupa (Culpa), il maggior fiume croato, quindi le sue acque impaludano alla confluenza con la Lonja a sinistra, dove pure forma un'isola lunga 52 km.. mentre ricevuta a destra l'Una, presso Jasenovac (m. 94), il suo corso tortuoso si appoggia ai rilievi meridionali e impaluda, talora in vasta zona inondata, specie alla confluenza del Vrbas, che viene dalla Bosnia.
Da Brod (m. 90) si porta sul lato sinistro, sbarrando il corridoio vallivo e ricevuta la Bosna, svolge ampî meandri con numerosi isolotti nella pianura di Žpanja, tra la Sava e il Danubio, che corre parallelo, alla distanza di una cinquantina di chilometri, finché ricevuta la Drina dagli altipiani del Montenegro, dopo Mitrovica si appoggia nuovamente al lato meridionale della piana di Srem, alla confluenza fra Sava e Danubio, e lambiti i colli di Belgrado, si getta nel Danubio ad occidente della città.
Nel suo corso extralpino (modulo 706 mc./sec.) il regime della Sava è assai più uniforme, soprattutto per l'apporto degli affluenti croati e bosniaci a regolato regime carsico ed è navigabile per 586 km.
Bibl.: Jahrbücher des hydrographischen Zentralbureaus in Wien, in Beiträge zur Hydrographie Österreichs, Vienna; M. v. Kessli, Beziehungen zwischen Abfluss und Niederschlag, in Meteor. Zeitschr., Vienna 1922; N. Krebs, Die Ostalpen, 2ª ed., Stoccarda 1928.