SCROFANI, Saverio
Storico ed economista, nato a Modica il 21 novembre 1756, morto a Palermo il 7 marzo 1835. Prese, ancor giovanissimo, gli ordini sacri (non esercitò però mai il ministero); si dedicò quindi allo studio dei problemi economici e soprattutto agrarî, e verso la fine del secolo fu nominato professore di agricoltura a Venezia e poco dopo sovrintendente generale dell'agricoltura e del commercio col Levante. Caduta la repubblica veneta, si recò a Parigi dove già aveva vissuto a lungo prima e durante la rivoluzione. Nel 1809 passò nel regno di Napoli e nel 1814 fu nominato dal re Ferdinando direttore della statistica; nel 1822, a causa delle sue idee liberali, fu allontanato dall'ulficio e si ritirò a Palermo, dove si dedicò esclusivamente allo studio.
Convinto seguace delle teorie fisiocratiche, scrisse varie opere in materia annonaria, di cui la più nota è il Saggio sul commercio in generale delle nazioni d'Europa e sul commercio della Sicilia in particolare (Venezia 1792; trad. franc., Parigi 1802). Scrisse anche alcuni saggi storici, la relazione del suo Viaggio in Grecia (voll. 3, Londra 1799-1800; trad. franc., Parigi 1801) e le Memorie di economia politica (Pisa I826).
Bibl.: U. Gobbi, La concorrenza estera e gli antichi economisti italiani, Milano 1884.