SAVOIA, Luisa (Ludovica) di, beata
Nata il 28 dicembre 1462, morta il 24 luglio 1503; figlia del duca Amedeo IX e di Iolanda di Francia. Visse alla corte di Savoia mostrando fin dalla fanciullezza pietà e religione. Principale episodio di questo periodo fu la prigionia sofferta insieme con la madre, con la sorella Maria e il fratello Carlo per opera di Carlo il Temerario che, dopo la rotta di Morat, irritato per la politica seguita dalla duchessa Iolanda, l'aveva fatta rapire il 28 giugno 1476 da Oliviero de la Marche. Fu fatta evadere dal re di Francia il 2 ottobre seguente. Sposò il 24 agosto 1479 Ugo di Chalon-Arlay signore di Chatelguyon. Profondamente religiosa, rimasta vedova il 3 luglio 1490 abbandonò la vita mondana e nel giugno del 1492 si chiuse nel convento delle clarisse di Orbe nel Paese di Vaud, che era stato fondato dalla prima moglie del suocero, Giovanna di Montbéliard, e approvato nel 1426 da Martino V. Entrando, dotò riccamente la chiesa, fondandovi una cappella dedicata alla Vergine. Fu sepolta ivi stesso; ma pochi anni dopo, per sottrarlo alla profanazione dei protestanti, il cadavere fu trasportato nella tomba del marito a Nozeroy. Il suo culto fu autorizzato da Gregorio XVI.
Bibl.: P. Durio, Vita della beata L. di S., Roma 1840; Jeanneret, Vie de très haulte, très puissante et très illustre dame madame Loyse de Savoye religieuse au couvent d'Orbe, escripte par une religieuse, précédée d'une notice et suivie de notes historiques, Ginevra 1860; F. Jeunet e J. H. Thorin, Vie de la Bienheureuse Louise de Savoie princesse de Châlons, religieuse clarisse, Parigi 1877; Costa de Beauregard, Amours de Sainte. M.me Loyse de Savoye, Récit du XV siècle, in Le Correspondant, LXXXIX, ivi 1907; Fr. Barbey, Louis de Chalon prince d'Orange, in Mém. et doc. de la Soc. d'hist. de la Suisse Romande, II, xiii, Losanna 1926; id., Orbe sous les vires de Montbéliard et de Chalon, in Rev. hist. Vaudoise, XIX-XX, ivi 1911-12.