SAVOIA, Tommaso III di, detto anche Tommasino
Nacque verso il 1252, figlio primogenito di Tommaso II; entrambi distinti col numero d'ordine benché non siano mai stati conti di Savoia. Dopo il conte Bonifacio, figlio e successore di Amedeo IV, morto nel 1263, egli avrebbe dovuto assumere l'autorità di conte, in forza del testamento di Amedeo IV; ma sia perché ancora troppo giovane, sia perché forse ancora trattenuto come ostaggio in Asti, divenne invece conte lo zio Pietro II. I suoi interessi in Piemonte, nei dominî lasciatigli dal padre, furono curati dalla madre Beatrice Fieschi fin verso il 1268, nel quale anno egli risulta aver già compiuto i 16 anni. Pochi mesi prima era morto Pietro II, ma neanche in questa occasione gli era riuscito di cingere la corona comitale, che era passata sul capo dell'altro zio Filippo I, e che Pietro II gli aveva per testamento riserbata solo nel caso che morisse senza prole Filippo. Durante il governo di questo, Tommaso III si trovò a reggere i dominî subalpini quando erano minacciati dal comune di Asti, da Carlo d'Angiò e da Guglielmo VII marchese di Monferrato, il quale, alla caduta del dominio di Carlo in Piemonte, occupò anche Torino. Nel 1280 Cuglielmo VII e Pietro III d'Aragona ordirono una trama, insieme col marchese di Saluzzo, per spartirsi i dominî sabaudi, sui quali vantavano diritti i due ultimi perché genero l'uno, figlio l'altro di Beatrice di Savoia figlia di Amedeo IV.
Per ovviare al grave pericolo, Tommaso III fece imprigionare Guglielmo VII mentre attraversava gli stati sabaudi per recarsi in Spagna, appunto allo scopo di dar corso alla trama; offrendogli poi la libertà contro la cessione di Torino, che egli infatti occupò. Morì il 30 aprile 1282 lasciando la vedova Guia di Borgogna, il primogenito Filippo primo principe d'Acaia, e quattro figli entrati in religione.
Bibl.: C. A. Gerbaix di Sonnaz, Studi storici sul contado di Savoia e marchesato in Italia, II, Torino 1897; F. Gabotto, Asti e il Piemonte al tempo di Guglielmo Ventura, in Bibl. d. Soc. stor. sub., XVIII, Pinerolo 1903; A. Tallone, Tommaso I marchese di Saluzzo, ibid., LXXXVII, ivi 1916.